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IV Congresso nazionale della Società Italiana per lo Studio del Ritardo Mentale

Come migliorare e innovare i percorsi di vita delle persone con disabilità Intellettiva, una condizione che riguarda il 2-3% della popolazione e che, se trascurata, può portare nel 30-40% dei casi a disturbi mentali, di comportamento o internistici.

È questo il tema principale del VI Congresso Nazionale della Sirm (Società Italiana per lo Studio del Ritardo Mentale) dedicato a “Innovazione nei progetti di vita per le persone con disabilità intellettiva: esperienze, ricerche e proposte” in programma a Modena.
L’appuntamento, che raccoglierà psichiatri ed esperti italiani e stranieri, inizierà domani – giovedì 11 dicembre – alle ore 9.00 presso la Casa Famiglia di Nazareth (via Formigina 19) e che proseguirà anche nelle giornate di venerdì 12, quando è previsto l’intervento del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sen. Carlo Giovanardi, e sabato 13 dicembre l’Assessore al Comune di Modena prof.ssa Adriana Querzè, modererà una seduta plenaria. Il Congresso consentirà di presentare, tra gli altri, alcuni importanti progetti che vedono in prima fila l’Ateneo e le Aziende Sanitarie di Modena e Reggio Emilia.

“Soluzioni realmente innovative, che costituiscono un vero e proprio salto di paradigma rispetto al passato, sono sempre più il supporto dei progetti di vita delle persone con disabilità intellettiva – spiega il prof. Ciro Ruggerini, Neuropsichiatra Infantile della Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena, componente del Consiglio Direttivo della Sirm e Presidente del Congresso –. Queste soluzioni si possono trovare nella domiciliarità e nell’organizzazione di esperienze di vita al di fuori delle famiglie, così come nell’organizzazione di vari servizi medici e nella ricerca scientifica, che sembra avviarsi verso la realizzazione di un intreccio sempre più stretto con l’assistenza”.

Lo scopo del congresso, patrocinato dal Comune di Modena, dalle due Aziende Sanitarie modenesi (Policlinico e AUSL) e dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, è offrire ai partecipanti un panorama di tutte le esperienze innovative già realizzate, mettendone in risalto sia i presupposti che la fattibilità. In particolare verranno presentati i progetti attualmente in elaborazione a favore delle persone che soffrono di questa patologia, focalizzando l’attenzione sulle criticità alle quali si rivolgono le ricerche scientifiche in atto per sottolinearne le relative implicazioni assistenziali. Il filo conduttore degli interventi sarà costituito da una riflessione sui fattori che rendono possibile lo stimolo dell’innovazione e della creatività di questi soggetti attraverso la valorizzazione dell’insieme delle risorse presenti tanto nei disabili che nelle loro famiglie, così come nell’intera comunità.
Tra i progetti presentati, tre riguardano direttamente l’esperienza modenese e vedono i ricercatori dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia in prima fila. Il prof. Ciro Ruggerini parlerà di Una esperienza di applicazione del documento OMS ‘Innovative Care for Chronic Conditions’, un segmento di ricerca, parte di sette programmi internazionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, mirante a creare una rete di assistenza alle persone con disabilità intellettiva in grado di coinvolgere non solo medici e strutture sanitarie, ma anche associazioni di volontariato e famiglie opportunamente formate ed assistite. Il progetto, partito nel 2003, è proseguito per tappe attraverso diverse fasi di attuazione e di coinvolgimento di tutti i soggetti impegnati sulla materia. Un secondo studio riguarda la Realizzazione di un progetto regionale sullo sviluppo di ricerche empiriche per il miglioramento della assistenza psichiatrica alle persone con Disabilità Intellettiva: primi risultati, che si propone di verificare lo stato dell’arte sull’assistenza psichiatrica in tre realtà campione (Modena, Reggio Emilia e Rimini) per proporre miglioramenti e soluzioni innovative. Anche questo progetto è stato finanziato dalla Regione Emilia Romagna e ha come capofila l’Azienda USL di Modena e come responsabile scientifico il prof. Ciro Ruggerini. Molto interessante una terza iniziativa, che vede impegnato il dottor Antonio Luciani, responsabile dell’Osservazione Breve Intensiva dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, che presenterà il Progetto di accoglienza rivolto ad adulti disabili ospiti delle strutture residenziali del distretto di Modena. Il progetto, nato dalla collaborazione tra Policlinico di Modena e Azienda USL di Modena ha individuato all’interno dell’ospedale percorsi facilitati per le persone adulte con disabilità intellettiva. Si tratta, in questo caso, di un’importante aiuto alle famiglie e ai pazienti, un progetto nel quale il Policlinico di Modena, assieme a Firenze e Milano, è all’avanguardia.
Infine, verrà presentata l’esperienza dell’ASP Charitas di Modena come centro diurno e residenziale perché, come spiega Ruggerini, “La presenza in Provincia di strutture del genere e la loro collaborazione con le Aziende Sanitarie sono la premessa per un’assistenza alla disabilità che faccia rete in maniera proficua”.

“La disabilità intellettiva è una condizione esistenziale di fragilità che molto spesso è complicata da disturbi neurologici – aggiunge il prof. Ruggerini –. Un quarto di queste persone soffre di epilessia, una percentuale fra il 30 e il 40% va incontro a un disturbo mentale o del comportamento, altri ancora hanno problemi internistici. Durante il congresso si discuterà non solo dell’assistenza psichiatrica e medica da portare a questi soggetti, ma anche di come migliorare la qualità della loro vita. In questo senso è molto importante l’attivazione di tutte le agenzie della Comunità – scuola, sevizio sociale, associazioni di volontariato – . Viceversa, se non c’è questo coinvolgimento, le persone rischiano una drastica riduzione delle opportunità per il loro sviluppo e lo sviluppo di vere e proprie psicopatologie”.

Il congresso di Modena è accompagnato da una serie di eventi satellite rivolti non solo agli iscritti al congresso ma all’intera città:
– due conferenze avranno luogo presso la Camera di Commercio (via Ganaceto 134): l’11 dicembre alle ore 21.00 – relatore: Aldo Gargani sul tema “Modi di fare il mondo”; il 12 dicembre alle ore 21.00 nella stessa sala Giampiero Griffo parlerà sul tema della “Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”;
– una Mostra di Storia della Psichiatria, dal 10 al 20 dicembre presso la sede della Circoscrizione 1 in piazzale Redecocca – la mostra sarà inaugurata da una conferenza della prof. ssa V. P. Babini dell’Università di Bologna mercoledì 10 dicembre alle ore 18.00 nella Sede della Mostra su “La questione dei franesteici tra psichiatria e pedagogia”;
– una mostra d’arte “Le condizioni della creatività secondo due artisti modenesi: P. Paganelli e A. Caprellii”, presso la Casa di Nazareth, strada Formigina 319.

Informazioni dettagliate sul programma del Congresso si trovano sul sito Sirm.
















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