Ascom Mirandola invoca fiducia nelle piccole-medie imprese

In vista dell’incontro di giovedì della Consulta Economica del Comune di Mirandola – il Presidente Ascom Confcommercio di Zona Dr. Alessandro Benedusi – tiene a sottolineare le condizioni in cui operano le imprese del commercio e dei sevizi in questo momento di difficoltà economica. Le piccole e medie imprese rischiano, anche localmente, di pagare un pesante tributo alla crisi finanziaria internazionale e al calo dei consumi della famiglie, le quali si trovano a dover operare attente selezioni negli acquisti.

Ma sbaglia chi sostiene che il calo dei consumi sia da addebitare ad un aumento dei prezzi, rinfocolando polemiche che troppo spesso trovano proprio nel mondo del commercio un capro espiatorio. In realtà ciò dipende dal fatto che il Paese è bloccato ormai da anni in termini di produttività e redditi. Basti osservare l’andamento dell’inflazione dei maggiori paesi europei che è pressoché uguale per tutti mentre i consumi registrano un andamento stagnante (nel primo semestre 2008) solo in Italia. In queste condizioni Ascom Confcommercio rivolge un appello a tutto il sistema bancario che agisce sul territorio, affinché prenda atto della necessità di fare affidamento su un’imprenditoria attiva e attenta al mercato, convinta che, in questo momento, un atteggiamento di apertura verso le imprese rimarchi il ruolo primario che gli istituti di credito rivestono nel dare prospettiva al sistema economico. Da parte delle Associazioni, ad arginare il difficile momento finanziario, abbiamo predisposto, già da anni, i consorzi fidi di garanzia “confidi”, strutture che, per la loro solidità, professionalità e forte penetrazione nel mercato, contribuiscono a facilitare l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese. Si tratta di strumenti, gestiti dagli stessi imprenditori, che accanto all’atteggiamento che si auspica aperto del sistema creditizio, favoriscono il transito dalla stagnazione ad un’augurabile ripresa. Ascom Confcommercio conclude denunciando la necessità di un urgente confronto tra Amministrazione Provinciale, Camera di Commercio, Comuni e Associazioni, al fine di individuare un’opportuna e complessiva politica di investimenti mirati al sostegno delle imprese locali.