Si apra un confronto in sede parlamentare per meglio distribuire e definire i tagli ”ritenuti complessivamente indispensabili della spesa pubblica tra i ministeri e i vari programmi, valutando attentamente l’esigenza di salvaguardare livelli adeguati di spesa per la ricerca e la formazione”.
E’ quanto chiede il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che, rispondendo a una lettera ricevuta da una rappresentanza di studenti, dottorandi e ricercatori, invita a non esasperare le contrapposizioni e chiede agli stessi studenti e docenti di formulare le loro proposte.Napolitano torna a ricordare che ”al presidente della Repubblica non spetta pronunciarsi nel merito dell’una o dell’altra soluzione in discussione, né suggerirne una propria, ma spetta solo richiamarsi ai principi e alle regole della Costituzione”.
Questo non vuol dire però ”che io mi senta estraneo alle esigenze della scuola, della ricerca, dell’Università”, sottolinea il capo dello Stato.
”Ho ascoltato e letto con attenzione la lettera che mi avete consegnato e colgo l’occasione per indirizzarvi alcuni chiarimenti e spunti di riflessione. Innanzitutto: penso vi sia chiaro quale ordinamento la Costituzione abbia disegnato per la Repubblica.
La nostra – sottolinea Napolitano – è una democrazia parlamentare, simile a quella di quasi tutti gli altri Stati europei, in cui al capo dello Stato non sono attribuiti poteri esecutivi. Io non debbo dunque ‘decidere da che parte stare’: non posso stare dalla parte del governo e delle sue scelte, né dalla parte opposta. Le politiche relative a qualsiasi campo dell’azione dello Stato vengono definite dal Parlamento, in seno al quale la maggioranza e l’opposizione sono chiamate al confronto tra le rispettive proposte, che possono configurare soluzioni alternative ai problemi da affrontare”.
Fonte Adnkronos
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