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Sicurezza: ne ha discusso il Consiglio Comunale carpigiano

Sono stati tre gli ordini del giorno sulla sicurezza discussi nel corso della seduta del Consiglio comunale di giovedì 9 ottobre a Carpi.

Il primo, presentato dal consigliere dei Popolari-Liberali verso il Popolo della Libertà Luca Ghelfi, chiedeva che la Giunta si impegnasse a “istituire un Tavolo permanente di confronto sul tema sicurezza con funzioni consultive e propositive e che il Comune si dotasse di un piano specifico per dare una risposta seria al territorio”.

Il secondo, firmato dal consigliere del Pd Davide dalle Ave, impegnava invece il Sindaco a farsi carico delle preoccupazioni espresse nei confronti del Governo, “sottolineando l’esigenza di continuare il lavoro fin qui avviato e ritenendo urgente l’ampliamento dell’organico di agenti del Commissariato”.

L’assessore alla Polizia municipale Carmelo Alberto D’Addese aprendo il dibattito ha delineato il lavoro svolto dall’amministrazione comunale in materia e ha richiamato l’iniziativa del Comune di Soliera, “una delibera consiliare che si ispira alle normative regionali e nazionali e dove ci si riferisce al Sindaco in veste di ufficiale di governo e alla collaborazione con le forze dell’ordine presenti sul territorio. Soliera ha approvato alcune azioni e la predisposizione di una campagna di informazione che presenti tutte queste iniziative. Carpi – ha detto D’Addese – non ha deliberato in Consiglio comunale, ma è stato già concretizzato ciò che la normativa permette di fare e che dà al Sindaco l’opportunità di organizzare il Tavolo sulla sicurezza. Si tratta di un’iniziativa che nasceva da esigenze del tutto simili alle motivazioni contenute nella delibera di Soliera, ma in più ne toccava anche altre: controllo anagrafico, della frequenza scolastica, del flusso degli stranieri della nostra città. Il 14 febbraio 2006, dopo un incontro preparatorio, il Tavolo è stato costituito ufficialmente, composto dal Sindaco, dalla dirigente e dalla Comandante territoriale della Polizia Municipale, dall’assessorato alle Politiche scolastiche, dall’assessorato alle Politiche sociali, da un rappresentante dei Servizi demografici, dai rappresentanti delle forze dell’ordine, di altri comuni, associazioni e categorie. Il Tavolo opera in base alle esigenze e agli argomenti specifici che via via si presentano. Ad esempio per il noto caso di via Lago di Bolsena era stato allargato agli amministratori di condominio, ai servizi sociali, ai proprietari, agli affittuari e a persone che potevano fare da ponte con le varie anime e nazionalità dei residenti. Lavora in costante comunicazione con la Prefettura di Modena e prima di avviare importanti azioni ne chiede sempre il placet. Prossimamente – ha concluso – si pensa di prendere ulteriori iniziative, consentite anche dalle recenti leggi in materia”.

L’assessore D’Addese ha infine ricordato varie altre iniziative e tematiche legate al lavoro di questo organismo: in particolare la video sorveglianza, l’educazione stradale, le particolari piantumazioni nei parchi, gli Assistenti civici.
Il dibattito sugli ordini del giorno presentati ha visto intervenire i consiglieri Dalle Ave (Pd),Andreoli (Fi),Boccaletti (LtC),Valentini (Rc): il primo sollecitando risposte su queste tematiche, che sono condivise; il secondo ribadendo che i dati portati dal Pd non sono confermabili ma che la sollecitazione a portare ovunque possibile le istanze uscite dal dibattito era condivisibile. Boccaletti invece ha chiesto un coordinamento più ampio e articolato sul tema mentre Valentini si è detto in disaccordo sugli interventi fatti a Carpi, sintomi di una politica securitaria.

Al momento del voto il documento di Ghelfi è stato votato da Leganord, Fi, An, LtC, Pl:gli altri gruppi presenti in aula hanno votato no, ad esclusione dell’Italia dei Valori che si è astenuto. L’odg di Dalle Ave invece ha avuto i voti di Pd, Sd, Verdi, Pdci e Idv, il no di An, Fi, Leganord, Rc, Pl, mentre si è astenuta LtC.

Un terzo ordine del giorno poi, che prendeva le mosse dal documento presentato da Dalle Ave ma promosso da Fi, An, Pl, Leganord, LtC, è stato infine votato da tutti i consiglieri ad esclusione di quello di Rifondazione Comunista che ha votato contro, mentre Battini (Pdci) e Galantini (Sd) si sono invece astenuti. Nel documento si ribadiva l’impegno dell’amministrazione comunale sul tema della sicurezza con provvedimenti concreti “sottolineando l’esigenza di continuare il lavoro fin qui avviato coniugandolo con politiche socio-culturali volte a consolidare l’integrazione e ritenendo urgente l’ampliamento dell’organico di agenti del Commissariato, oggi non più di 40 e che dovrebbero invece essere secondo un decreto ministeriale dell’89 un numero minimo di 47”.
















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