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Agricoltura: “diabrotica” del mais in 11 comuni modenesi

Sono 11 i Comuni modenesi (Bomporto, Campogalliano, Carpi, Cavezzo, Mirandola, Nonantola, Novi, San Prospero, San Possidonio, Soliera e Spilamberto) dove per l’annata 2009 scattano le misure di lotta obbligatoria contro la “diabrotica” del mais.

In particolare, non potranno essere trasportate piante, parti di piante o terreno di coltivazione di mais verso regioni italiane o paesi dell’Unione europea ancora indenni da “diabrotica” e non si potrà riseminare mais in successione a se stesso sullo stesso terreno per più di due anni consecutivi. Fanno eccezione le semine effettuate dopo il 1 giugno.

Il Consorzio fitosanitario provinciale potrà concedere deroghe a questi divieti in funzione dell’andamento climatico, della dinamica biologica del parassita e del ciclo colturale aziendale.

Diabrotica è un coleottero originario degli Stati Uniti dove è considerato il principale fitofago del mais. Si tratta di larve che si nutrono delle radichette e scavando gallerie nelle radici indebolendo così l’indebolimento dell’apparato radicale e l’allettamento della pianta e conseguenti perdite di produzione.

In Emilia-Romagna le prime catture di “Diabrotica ” risalgono ormai al 2003 ma, grazie al programma di prevenzione attuato in questi anni, è stato possibile mantenere le popolazioni dell’insetto a livelli estremamente bassi, ben al di sotto della soglia di danno. La diffusione di Diabrotica, controllata grazie al continuo monitoraggio del territorio, sta avvenendo molto lentamente e, ad oggi, non risultano segnalazioni nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

Per ulteriori informazioni consultare il sito dell’assessorato agricoltura della Provincia di Modena, Agrimodena.
















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