Attesi ben 1.472 candidati per il test di ammissione agli 11 corsi di laurea previsti nell’ambito delle Professioni Sanitarie della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Molto elevato il numero di studenti fuori regione e stranieri.
Nuova esplosione di domande per l’ammissione agli 11 corsi di laurea previsti nell’ambito delle Professioni Sanitarie (Dietistica, Fisioterapia, Infermieristica Modena, Infermieristica Reggio Emilia, Logopedia, Ostetricia, Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica, Tecniche di Laboratorio Biomedico, Tecniche di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare, Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia e Igiene Dentale) dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, dove alla data di chiusura per la presentazione delle candidature alla selezione (28 agosto) erano pervenute all’Ateneo 1.472 richieste nominative, un numero ancora superiore a quello registrato l’anno scorso quando le domande furono 1.407 (+ 4,40%).
La prova sarà, dunque, davvero selettiva per questi aspiranti che avranno a disposizione un numero di posti decisamente inferiore rispetto alle attese.
Il test di ammissione, che sarà contemporaneo su tutto il territorio nazionale, si svolgerà domani martedì 9 settembre 2008, con i candidati convocati tassativamente per le ore 9.00 al Centro Servizi Didattici dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena in via del Pozzo 71 per cominciare le operazioni di accreditamento. E a questo proposito si avvertono i candidati che non possono portare carta da scrivere, appunti, manoscritti, libri o pubblicazioni di qualunque specie e, soprattutto, telefoni cellulari. Necessario, invece, un documento di identità regolarmente valido, la domanda-ricevuta di iscrizione alla prova firmata e la ricevuta del versamento del contributo spese di 50,00 euro.
Anche per questa prova la facoltà di Medicina e Chirurgia ha disposto misure eccezionali sia organizzative che di controllo per garantire che tutte le operazioni siano svolte nella assoluta trasparenza e regolarità.
La prova
Il test da affrontare, consisterà in un questionario di 80 domande a risposta multipla (di cui una sola esatta rispetto alle cinque indicate), predisposto dallo stesso MUR. Le materie oggetto del test, per il quale gli studenti hanno a disposizione 2 ore, variano dalla Biologia (21 quesiti), alla Chimica (13), alla Fisica e Matematica (13), alla Logica e Cultura Generale (33). L’inizio vero e proprio della prova, data la numerosità dei partecipanti attesi e la complessità delle procedure di identificazione e di assegnazione delle aule, sarà intorno alle ore 11,00 e terminerà presumibilmente verso le ore 13,00.
Il sovraffollamento
Anche quest’anno, nonostante una contrazione di posti disponibili (sono 6 in meno per italiani, comunitari ed extracomunitari residenti in Italia e 8 in meno per gli extracomunitari provenienti dall’estero), per tanti giovani che non possono accedere alla laurea specialistica in Medicina e Chirurgia la laurea triennale nell’ambito delle Professioni sanitarie rappresenta un valido ed opportuno sbocco professionale sia in considerazione dell’insufficienza denunciata dalla aziende sanitarie di infermieri e di tecnici, sia in considerazione delle prospettive che offre anche il mercato privato. La selezione sarà molto severa, e non solo per l’ostacolo rappresentato dal test, uguale per tutte le quasi 40 facoltà italiane di Medicina e Chirurgia, quanto per l’elevato rapporto tra candidati e posti disponibili, che innalza il livello del punteggio necessario per entrare: rispetto ad una assegnazione da parte del MUR di 506 posti per cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari residenti in Italia vi sono 1.410 domande, mentre per i 17 posti riservati a studenti extracomunitari residenti all’estero vi sono 62 richieste. Previsti anche 3 posti per studenti cinesi, ma non verranno assegnati in quanto non sono giunte domande da giovani del paese asiatico.
La suddivisione per sesso
La stragrande maggioranza delle candidature è espressione della popolazione femminile: 967 domande (65,69%) contro 505 (34,31%) inoltrate da maschi.
Praticamente rappresentata tutta l’Italia
Considerando la provenienza geografica si può dire che i locali, ovvero modenesi e reggiani, saranno quasi minoranza, poiché ben il 43,75% viene da fuori regione o da paesi stranieri. Vi sarà praticamente rappresentata tutta l’Italia, anche se naturalmente i modenesi (34,98%) restano i più numerosi, seguiti dai reggiani (18,21%).
Tra i “fuori regione” spicca il dato della Puglia con 193 candidati (13,11%), che giungono soprattutto da Lecce (77) e Foggia (58). Seguono i campani che sono 123 (8,35%), molti dei quali da Salerno (45) e da Napoli (40) ed i siciliani 119 (8,08%), tra cui spiccano 42 agrigentini.
Complessivamente i candidati si distribuiscono tra 58 province italiane di 18 diverse regioni, mancano solo la Valle d’Aosta ed il Friuli Venezia Giulia. La distribuzione territoriale, dunque, è molto più variegata.
Quanto agli stranieri extracomunitari i più numerosi saranno marocchini (9) e romeni (7). In questo caso le nazionalità rappresentate sono 21.
I giovani sempre più attratti
Buona l’età media dei candidati (22 anni per le femmine e 23 per i maschi) segno evidente che anche tanti neodiplomati cominciano a considerare con interesse queste professioni. I candidati con meno di 20 anni sono, infatti, 594 (40,35%) e quelli con meno di 25 anni sono 548 (37,23%). Un’altra quota di 287 candidati (19,50%) si colloca nella fascia superiore ai 25 e inferiore ai 40 anni. Il resto, appena 43 candidati (2,92%) ha più di 40 anni.