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L’alta velocità tra Roma e Milano compie un ulteriore passo

Dal 14 dicembre, con la conclusione dei lavori sulla tratta Milano-Bologna, ogni 15 minuti, nelle ore di punta (dalla 6 alle 9 e dalle 18 alle 21), ci sarà un treno che collegherà le due città. La frequenza sarà di un treno no-stop seguito poi da uno che fermerà a Bologna-Firenze.


Si lascia scappare, senza nascondere un sorriso di soddisfazione, l’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti nell’annunciare quello che definisce ”un cambiamento epocale”.

Non più, quindi, solo aereo e autostrada per coprire in maniera competitiva i quasi 600 chilometri che separano Roma e Milano, le ferrovie lanciano la sfida con l’intenzione di ‘rosicchiare’, punto a punto, quote di traffico ai competitors.

”Oggi siamo al 10-12%”, ha spiegato l’ad delle Ferrovie che conta di arrivare ”in un anno e mezzo, due anni al 60%”.
Numeri sostenuti anche dal fatto che, per dicembre del prossimo anno, saranno ultimati i lavori del tratto Firenze-Bologna che consentiranno, come ha sottolineato Moretti, di ridurre ulteriormente i tempi di percorrenza.

E se oggi il rapporto delle frequenze fra treno e aereo, sulla tratta Roma-Milano, è di uno a cinque per il futuro bisognerà rifare i conti visto i quattro collegamenti all’ora, nelle fasce di punta, previsti in prossimità del Natale 2008.

La tratta Roma-Milano è da tempo sotto i riflettori e negli ultimi tempi lo è ancora di più.

In primo luogo per il chiaro interesse di operatori privati, come la Nuovo Trasporto Viaggiatori (Ntv) di Montezemolo e Della Valle, dall’altro per l’operazione Alitalia che ha unificato i due principali vettori (AirOne e la compagnia di bandiera) su uno dei collegamenti più redditizi d’Europa. Nel provvedimento governativo sui problemi Antitrust che scaturiscono dall’operazione si citava, infatti, la crescente concorrenza da parte dell’alta velocità.
Ma le strategie di Ferrovie, forti anche bilancio previsto vicino al pareggio per l’esercizio 2008, non si fermano a quella che è la dorsale più percorsa, ma anche più nevralgica d’Italia sotto tutti i punti di vista (economica e di traffico).
Per il prossimo anno saranno ultimati i lavori sulla Torino-Milano e sulla Napoli-Salerno poi sarà la volta della Trieste-Venezia. E cambierà anche molto per i tempi di percorrenza di molte altre città collegate a Roma e Milano, con riduzioni comprese tra un’ora e mezza e due ore mezza.

Nei disegni di Moretti c’è anche la sfida dell’internazionalizzazione: un obiettivo di grande importanza, secondo l’ad di Ferrovie per non fare lo stesso errore di Alitalia che, a suo avviso, ha scontato anche il fatto di essersi concentrata troppo sull’Italia e sui piccoli centri.
Per questo Moretti guarda con ”molto favore” alla competizione nell’ambito della liberalizzazione del mercato. Un percorso che però deve essere uguale per tutti e per questo l’ad di Ferrovie chiede sostegno perchè non è possibile – dice – ”che la nostra alta velocità non possa entrare in Francia o in Germania, mentre già da noi altri soggetti stranieri possono farlo”.

















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