Dalle dichiarazioni del consigliere provinciale della Lega Nord, Lusetti, è evidente che non distingue le competenze in materia: 1) l’elettrodotto di via dei Gonzaga non è infatti opera del Comune di Reggio, ma di Cepav; 2) gli espropri sono stati realizzati da Cepav e non dal Comune; 3) gli eventuali indennizzi di cui Lusetti parla li dovrà pagare semmai Cepav e non il Comune.
Se proprio Lusetti vuole rendersi utile, parli con il ministro dell’Ambiente del suo governo, che ha la facoltà di modificare il tracciato e vediamo qual è il reale peso del Carroccio provinciale.
I primi passaggi dei treni della ferrovia ad Alta velocità-Alta capacità Milano-Bologna – infrastruttura che attraversa anche il territorio reggiano – sono previsti a metà dicembre.
Le attività dei “soggetti attuatori” (Tav e Cepav Uno) si stanno centrando nella posa dell’elettrodotto che dovrà alimentare la linea ferroviaria. Il suo tracciato è stato deciso dalla Conferenza dei servizi del 1999.
L’assessorato all’Ambiente del Comune di Reggio si è mobilitato per cercare di salvare la farnia secolare che cresce lungo il tracciato previsto in via dei Gonzaga e che, come scrive nel suo report il Consorzio fitosanitario, “si presenta in condizioni vegetative discrete”.
Secondo Tav, modificare il tracciato è ora incompatibile con i tempi e i costi dell’opera. In Comune si sono cercate tutte le soluzioni possibili per limitare al massimo il danno dell’inevitabile passaggio dell’elettrodotto su un esemplare tutelato e disciplinato dal Regolamento comunale del verde pubblico e privato.
Risultato: la quercia non verrà abbattuta, ma solo potata drasticamente alla sommità; si impone la presenza di botanici di fiducia dell’Amministrazione affinché vigili che l’opera di potatura sia limitata allo stretto indispensabile; come compensazione, inoltre, il consorzio Cepav Uno si è impegnato a creare un bosco di querce che a breve verrà localizzato nell’area nord della città.
Pinuccia Montanari
Assessore all’Ambiente del Comune di Reggio
