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Scuola, Gelmini: ”Domani in Cdm voto in condotta per conversione in decreto”

La proposta di reintrodurre il voto in condotta che faccia media con le altre materie, verrà portata domani in Consiglio dei ministri per la conversione in decreto. Ad annunciarlo il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, oggi al Meeting di Rimini.

“Ho intenzione di convertire da subito in decreto, perché sia operativo immediatamente” chiarisce il ministro, specificando che “se non si converte in decreto si perde un anno intero, mentre gli episodi recenti di bullismo ci dimostrano che questo non è possibile”.

Insomma, un lusso che la scuola non si può permettere, secondo la titolare del dicastero di viale Trastevere, a differenza di quanto avrebbe preferito il ministro ombra Maria Pia Garavaglia, secondo la quale bisognerebbe riflettere, suggerisce in conferenza stampa, su “questo fatto che tutto ciò che riguarda la scuola diventa decreto”.

Così, adottando cioè decreti per tutto ciò che attiene la scuola, sottolinea il ministro ombra Garavaglia, ”si mortifica il ruolo del Parlamento”.

Nel decreto, spiega Gelmini, ci saranno anche le norme relative “alla reintroduzione dell’insegnamento della educazione alla cittadinanza: un fatto che mi sembra molto condiviso, insieme alla valutazione sul comportamento”. Inoltre per Mariastella Gelmini anche gli istituti statali dovrebbero valutare l’opportunità di essere trasformati in fondazioni, e questo sulla base di un principio di realtà, ovvero che le fondazioni “funzionano meglio e danno ottimi risultati”.

In sostanza, per il ministro, si potrebbe pensare alle scuole costituite come fondazioni “non nell’ottica di una privatizzazione, ma nell’ottica dell’autonomia e questo per garantire alle famiglie la possibilità di scegliere”.

“Dobbiamo assumere una decisione sulla base di un dato di realtà – tiene a precisare – ovvero che nelle scuole non statali la fondazione funziona. Mi chiedo allora se non si possa rivedere la governance degli istituti scolastici secondo questo principio”.

“Giudizio positivo” sull’azione che sta conducendo l’Authority contro il caro-libri è stato poi espresso dal ministro dell’Istruzione. Secondo Gelmini “i prezzi devono scendere ancora” e “le famiglie vanno sostenute nell’affrontare i costi necessari e non inutili”, spiega che ”si stanno valutando le possibilità di ridurre ulteriormente i costi”.

Fonte: Adnkronos

















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