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A Serramazzoni la base logistica di banda specializzata in furti in appartamenti

I Carabinieri della Compagnia di Pavullo nel Frignano, insieme a quelli delle Stazioni di Lama Mocogno e ai Vigili Urbani di Pavullo – che hanno collaborato nella fitta rete di controlli alla circolazione stradale attuata per monitorare i flussi di transito delle vetture identificandone gli occupanti, tra le 22.00 del 16 agosto e le 03.00 del giorno successivo – hanno finalmente messo fine alle scorribande di furti in abitazione che un gruppo organizzato di persone – 4 uomini (rispettivamente 45, 39, 28 e 27 anni) tutti pregiudicati per reati contro il patrimonio e 3 donne (42, 23 e 20 anni), giostrai provenienti dalla provincia di Asti – avevano posto in essere sin dai primi giorni di questo mese.

Il gruppo – che aveva scelto Serramazzoni come base logistica prendendo in affitto un appartamento – approfittando dell’assenza dei proprietari delle abitazioni che si allontanavano momentaneamente per assistere alle sagre – numerose in questo periodo – delle varie frazioni montane, penetravano all’interno asportando solo denaro e monili, allontanandosi senza lasciare alcuna traccia.
Sono circa una quindicina i furti che i militari operanti ritengono siano opera del gruppo, furti sui quali i militari hanno lavorato in maniera certosina per riuscire a raccogliere ed unire tutti i più piccoli dettagli che li accomunavano.

Il controllo alla circolazione stradale unito al controllo delle cessioni di fabbricato, hanno ristretto il cerchio fino a farlo chiudere nella serata di sabato, quando, in località Madonna di Pratolino di Pavullo, è stata bloccata una Volkswagen Golf con a bordo 4 uomini, tutti pluripregiudicati per reati specifici.

Nel corso della perquisizione all’interno della vettura è stato rinvenuto un ciondolo in oro, che probabilmente i malfattori avevano inavvertitamente lasciato all’interno, riconosciuto quale proprio dal legittimo proprietario che in precedenza era stato vittima di un furto.

A seguito della perquisizione domiciliare effettuata nell’abitazione presa in affitto, è stata recuperata la somma di 9.000,00 € in contanti ritenuta la quota residua del cospicuo bottino che gli stessi avevano accumulato nel corso della loro attività criminosa. Il denaro era custodito all’interno di una borsetta di proprietà di una delle donne denunciate.
Le indagini ora proseguono allo scopo di pervenire al recupero completo di tutta la refurtiva.
















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