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Giovane morto investito al rave party sul Po a Guastalla: un arresto

Un giovane torinese, Simone G., è stato posto agli arresti domiciliari, accusato di omicidio colposo e guida sotto effetti di stupefacenti della
Fiat Panda che ieri pomeriggio si è scontrata frontalmente con il motorino di Juri Benassi, 28 anni di Boretto, morto sul colpo.

Simone G., insieme con altre quattro persone, a
bordo dell’auto stava tornando nel torinese dopo il rave party di Guastalla, sulle rive del Po. Negativo all’alcoltest, il giovane è risultato avere in corpo diverse droghe.

Nel frattempo questa mattina polizia e carabinieri sono intervenuti per sgomberare i ‘superstiti’ del rave.

Verso le 8, nella golena del Po a Guastalla c’era ancora qualche centinaio di giovani e il volume della musica rimaneva alto. In ogni caso
l’operazione delle forze dell’ordine, che ha impiegato circa cento uomini, non ha avuto intoppi. I ragazzi hanno raccolto le loro cose e sono andati via. Sequestrate le casse acustiche,
sono state inoltre prese le targhe e identificate decine di persone, cui saranno notificate eventuali denunce.

Proseguono in giornata i controlli nei paesi circostanti e le operazioni di pulizia.

Sul rave party di ieri interviene Fabio Filippi (PDL)
Quando ieri nel primo pomeriggio amici di Guastalla ci hanno informato del disastroso rave che illegalmente si teneva sulle rive del Po, ci siamo subito attivati e siamo riusciti a contattare un nostro sottosegretario al Ministero dell’Interno.
In particolare un nostro simpatizzante il dr. Pansa Francesco è riuscito ad avere garanzie precise che il Ministero si sarebbe immediatamente applicato per far sgomberare la zona infestata.
Da Roma prontamente sono state impartite precise disposizioni alle forze dell’Ordine dell’Emilia-Romagna e della Lombardia, ma purtroppo siamo arrivati tardi, nonostante il nostro impegno e la nostra dichiarata contrarietà a manifestazioni di demenza come sono i rave.
Nessuno dell’amministrazione comunale ci aveva informato che in golena si teneva un rovinoso rave dove commercianti di droga e di morte bruciano il cervello dei nostri ragazzi con droghe ed altre schifezze sintetiche che trasformano i nostri giovani in larve deficienti.
Il risultato nefasto si è subito visto; ha pagato con la morte un giovane passante di Boretto, Juri Benassi investito da un gruppo di tossici che guidavano un’automobile sotto l’effetto di più droghe.
Siamo vicini alla famiglia Benassi e ci uniamo al loro grande dolore per la scomparsa del giovane Juri.
A quanto ci risulta l’amministrazione guastallese pare che in un primo momento abbia tenuto sul rave un atteggiamento quasi pilatesco, morbido, forse tollerante, mentre nella ex base Nato di San Fiorano gli stessi ‘barbari’ che poi sono scesi a Guastalla, avevano trovato le forze dell’ordine schierate e decise ad impedirgli il party. Su manifestazioni così gravi e nocive non si può transigere e tantomeno fare finta di niente sperando che tutto vada bene. E’ morto un ragazzo innocente che viaggiava regolarmente sul suo scooter, una famiglia ha pagato per colpe che non ha!
Dove c’é droga non c’é sicurezza e c’è delinquenza – non scordiamolo mai.
Troppe volte capita che le conseguenze nefaste provocate dai tossici, come nel caso del rave di Guastalla, siano pagate da chi non ha nessuna colpa e nessun legame con loro.
Fabio Filippi

















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