L’omicidio premeditato del cittadino pakistano Shahbaz Akhtar è di una gravità inaudita e non può essere relegato a semplice fatto di cronaca nera. Siamo certi che la tradizionale efficacia delle Forze dell’ordine dei nostri territori assicurerà quanto prima gli assassini alla giustizia, dalla quale ci aspettiamo una pena adeguata e certa.
Tuttavia, c’è una dimensione che chiama in causa una forte iniziativa da parte delle Istituzioni pubbliche nel solco del più rigoroso rispetto della legalità e della sacralità della vita, principi che non possono avere eccezioni o attenuante alcuna.
Credo che al momento ci si debba muovere lungo due direzioni.
La prima. Questo omicidio ha colpito non solo una persona, ma anche la storia e la cultura di una comunità: Luzzara, Reggio Emilia. Per le modalità e per il fatto stesso che questo brutale delitto è stato commesso in piazza, credo che al processo le Istituzioni debbano valutare se sia possibile costituirsi parte civile.
La seconda. Le comunità di cittadini immigrati a Reggio Emilia devono pronunciarsi, a partire dai rappresentanti della comunità pakistana, perché di fronte ad un omicidio il silenzio è inaccettabile.
Lo devono fare nella loro autonoma responsabilità, ma appena possibile convocherò la Consulta provinciale dell’immigrazione per una forte e chiarissima assunzione di responsabilità in merito.
Marcello Stecco
Assessore Provinciale alla Solidarietà
