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Fatto brillare ordigno rinvenuto tra Mirandola e Medolla

Fatta brillare la bomba ritrovata nei pressi del Sostegno Picca tra Mirandola e Medolla: le vestigia della nostra storia recente lungo le sponde dei canali.


Anche le opere del Burana non furono risparmiate dal secondo conflitto mondiale e le zone attorno a Mirandola, ove รจ stato ritrovato l’ordigno
bellico fatto brillare nei giorni scorsi, sono state teatro di numerosi scontri: quanto realizzato dal Consorzio di Burana dal 1892 in poi, nel
quinquennio 1940-45, subรฌ seri danneggiamenti che ne compromisero le funzionalitร .
Nel territorio della bonifica le truppe tedesche, in ritirata dal fronte dell’Appennino, costruirono tre linee difensive fra il Secchia e il Panaro:
una all’altezza di Cavezzo, lungo la strada che collega Cavezzo a Camposanto e il Cavo Dogaro a Cadecoppi, la seconda da S. Possidonio a S. Bianca, la terza tra Concordia e Bondeno. Il Diversivo di Burana ricade nella seconda
linea difensiva. Il territorio, dunque, fu disseminato di opere belliche: vennero ridotte a
pareti verticali le sponde di diversi canali e furono posizionate a margine di questi corsi d’acqua centinaia di piazzole per cannoni e mitragliatrici,
aperti fornelli per mine e costruiti sbarramenti.
Era inoltre nel disegno delle armate tedesche operanti sul Po provocare l’allagamento del bacino di Burana per ostacolare l’avanzata delle truppe angloamericane: fu solo la forza persuasiva dell’allora Direttore Tecnico ad evitare un’azione
che avrebbe causato la rovina delle coltivazioni agrarie e dei terreni di tutto il Comprensorio. Con molto coraggio il personale del Burana riuscรฌ a
salvare molti impianti, macchinari e opere, sebbene l’Impianto delle Pilastresi non fu risparmiato, subendo gravissimi danni. Neppure il momento della ritirata dei tedeschi fu indolore: tutti i ponti sul Dogale Primo vennero fatti saltare, come quelli sul Canale Quarantoli e sul Collettore di Burana ostruendo i canali con le macerie e creando un pericolo di esondazioni, mentre la rete stradale costruita dal Consorzio e le condutture d’acqua potabile vennero danneggiate dai proiettili d’aereoplano.
Le arterie viarie e idrografiche principali sono sempre state teatro di scambi, passaggi, veri e propri concentrati di eventi e di storia, poichรฉ da
queste transitava la vita dell’epoca. Se i piรน anziani certamente non dimenticano il vissuto di quei giorni, ai piรน sono i recenti ritrovamenti
dei vecchi ordigni bellici, come la bomba da mortaio ritrovata nei pressi del sostegno Picca tra Mirandola e Medolla, a testimoniare nel concreto cosa ha significato la guerra, apparentemente geograficamente lontana, in realtร  presente ovunque nelle nostre terre.
L’ordigno rinvenuto lungo il canale presso il Sostegno Picca di Mirandola รจ un residuato bellico inesploso del tipo “bomba da mortaio” di 30 centimetri di lunghezza e con un diametro di 10 centimetri circa: di questo tipo di ordigni da artiglieria venne fatto largo utilizzo durante la seconda guerra mondiale in virtรน anche della loro trasportabilitร .

Esso รจ stato fatto brillare dagli artificieri attuando tutte le pratiche per la salvaguardia
della sicurezza della zona.
A soli 2 chilometri da dove รจ stata rinvenuta la bomba da mortaio recentemente sono stati ritrovati i resti del caccia tedesco Messerschmitts, abbattuto il 5 settembre 1944 e per anni rimasto sepolto sotto terra, depositario dei resti del pilota, poi identificato: dopo oltre sessant’anni la terra restituisce la memoria di un’epoca che molti vorrebbero cancellare.
















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