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Il sito della Riserva Naturale delle Salse di Nirano cambia veste

L’anno scorso, in occasione del venticinquesimo anniversario della istituzione della Riserva Regionale delle Salse di Nirano, il Comune di Fiorano Modenese e la Provincia di Modena hanno sviluppato un progetto, in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, per realizzare un cd multimediale ed interattivo sulle Salse, dal quale sono state tratte le informazioni, scegliendole fra quelle di carattere divulgativo, che costituiscono la base del nuovo sito web, curato da Daniele Verri, organizzato in capitoli tematici, nella doppia versione in lingua italiana ed inglese.

La home si apre con una immagine del fotografo Luigi Ottani e la prima essenziale presentazione dell’importante “fenomeno geologico di rilevanza internazionale e tipico esempio di valorizzazione ambientale e turistica”, nella quale si ricorda come le Salse abbiano origine da “depositi di idrocarburi principalmente gassosi (bolle di metano) e in piccola parte liquidi (petrolio), che, venendo in superficie, stemperano le argille e danno luogo alle tipiche formazioni a cono. All’interno dei coni le emissioni di fango miste ad idrocarburi paiono ribollire, in realtà fuoriescono a temperatura ambiente, inoltre sono salate e da qui il nome Salse. Il campo di Nirano è senz’altro il fenomeno più imponente a livello italiano, infatti fin dall’antichità storici e studiosi ne hanno esaltato l’interesse con osservazioni anche spesso molto fantasiose”.

Un capitolo è dedicato alla Riserva, ripercorrendone la storia, il regolamento, il Centro Visite, le opportunità offerte a livello didattico e di conoscenza, le iniziative in programma, le pubblicazioni audiovisive e cartacee a disposizione.

In questo capitolo è sintetizzata la storia delle Salse, con diverse sorprese. Ad esempio apprendiamo che non solo Montegibbio aveva un olio famoso per le proprietà terapeutiche.

“L’olio delle Salse non veniva raccolto solo per l’alimentazione delle lampade di un tempo; esso era infatti molto apprezzato anche in medicina per le sue qualità balsamiche e lenitive, nonché di assicurato valore come purgante e medicinale contro pidocchi e acari della scabbia. Proprio per queste proprietà, i monaci Benedettini di S. Pietro in Modena raccoglievano e lavoravano il “petrolio” delle Salse per commercializzarlo come “Olio di Santa Caterina”; anche farmacisti dei tempi nostri trattavano il prodotto per venderlo con il nome di “Petrolio Bianco”.

Una sezione offre le opportunità di fruizione turistica, dalla cartina geoturistica a come arrivare alla Riserva, alle opportunità di ristoro e pernottamento, alle emergenze artistiche e storiche del territorio perché una giornata alle Salse può svilupparsi in più direzioni: alla scoperta del romanico salendo a Rocca Santa Maria, alla conoscenza dell’industria ceramica e del laterizio nel Castello di Spezzano dove ora è anche visitabile l’acetaia comunale, ad un pellegrinaggio presso la Beata Vergine del Castello nella basilica di Fiorano, alla pista della Ferrari e alla Galleria-museo in memoria del Drake.

L’ultimo capitolo del sito dedicato alle Salse di Nirano è rappresentato da una galleria multimediale nella trovano posto video, suoni, fotografie e una parte del volo virtuale che inquadra la valle delle Salse nel contesto appenninico modenese, presentato nella sua integrità del cd multimediale.

Per intraprendere la visita virtuale alle Salse basta partire da Comune di Fiorano.

















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