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Protocollo d’intesa per il trasporto pubblico in Emilia Romagna

Giovedì 24 luglio a Bologna, le Segreterie Regionali Cgil, Cisl e Uil, congiuntamente alle Segreterie Regionali Filt, Fit, Uil Trasporti e la Presidenza della Confservizi Emilia Romagna, congiuntamente al suo Coordinamento Regionale Trasporti e Mobilità, hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa su “orientamenti ed impegni per il riassetto ed il potenziamento del trasporto pubblico locale in Emilia Romagna”, convenendo
di operare per realizzare l’obiettivo strategico non più rinviabile del riassetto e del potenziamento – anche attraverso la aggregazione dei soggetti gestori per bacini contigui – del trasporto pubblico locale.


Detto obiettivo trae origine dalla comune valutazione, individuata nel corso di diversi confronti svolti sulla situazione esistente, secondo la quale:
a) E’ urgente lo sviluppo di un sistema di mobilità sostenibile promossa e sostenuta da un’adeguata riorganizzazione e regolamentazione del traffico . Peraltro anche in Emilia Romagna negli ultimi anni tutte le citta’ hanno superato largamente i limiti delle emissioni inquinanti dell’area prevista dalla Direttiva UE in 35 giorni/anno e tutto il territorio regionale e’ fortemente congestionato dalla circolazione di auto che determina un persistente quanto preoccupante inquinamento dell’aria: si stimano 2 milioni di spostamenti di persone al giorno, l’83% su mezzo proprio e il 17% su mezzi pubblici di cui il 6,7% su ferro e il 10,3% su autolinee.
b) Il fattore mobilità costituisce nel contempo un diritto ed una esigenza che accompagna tutte le fasi dell’organizzazione della società e della vita di ogni persona e presuppone perciò che sia realmente praticabile attraverso la disponibilità di reti intermodali di interconnessione tra aree urbane ed extraurbane e di integrazione, soprattutto, tra trasporto collettivo su gomma e su ferro.
A questo fine in coerenza con le indicazioni dell’Atto Triennale di indirizzo della Regione Emilia Romagna, è necessario che entro l’anno le Province e Comuni definiscano adeguati piani per la mobilità in ogni bacino di traffico.

Pertanto, in attuazione del Protocollo stesso, le parti al fine di elaborare ulteriori comuni proposte, hanno convenuto di approfondire le seguenti tematiche:
1) orientamenti per i Piani di Sviluppo della Mobilità in ogni bacino e per l’espansione dell’utilizzo del mezzo collettivo di trasporto;
2) criteri per la caratterizzazione dei Piani Industriali per conseguire le aggregazioni gestionali tra bacini contigui attraverso la integrazione e la qualificazione delle Imprese di gestione per la mobilità sostenibile;
3) sviluppo di interventi per l’integrazione tra “ferro e gomma”, particolarmente nelle aree urbane;
4) azioni di valorizzazione del lavoro e indirizzi per l’utilizzo degli appalti, anche attraverso la formazione e la tutela delle condizioni di lavoro e sicurezza dei dipendenti per conseguire una maggiore qualità del servizio e per ulteriore efficientamento dell’Impresa di gestione del servizio.

















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