Eni ha convocato oggi le associazioni dei consumatori, forse in cerca di comprensione per il fatto che nulla si può fare contro le speculazioni selvagge sul barile e sul petrolio a livello internazionale. Ma il Codacons non ci crede e avanza subito una proposta all’ente petrolifero di Stato: tagliare le accise che gravano sui propri carburanti per un importo pari a 10 centesimi di euro al litro, scontando quindi benzina e gasolio alla pompa per tutto il periodo delle vacanze estive.
La società petrolifera, infatti, essendo di proprietà dello Stato, può ben rinunciare a questa cifra, che viene incassata anche dallo Stato stesso attraverso le tassazioni che gravano sui carburanti.
Si tratterebbe di una minima misura che non danneggerebbe in alcun modo l’economia della società ma anzi attirerebbe su di essa nuovi clienti battendo la concorrenza delle compagnie straniere, determinando un beneficio nel medio periodo.
D’altra parte – ha dichiarato il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – i distributori indipendenti così come le promozioni di altri due grandi marchi petroliferi che attualmente applicano sconti sulle autostrade fino a 10 cent di euro a litro, dimostrano che tale riduzione alla pompa è possibile e servirebbe ad alleviare in parte i costi delle vacanze degli italiani, dando un segnale forte in favore dei consumatori.
Il Codacons chiede inoltre all’Eni di eliminare le promozioni, carte fedeltà e tessere a punti attualmente vigenti, per riversare i minori costi sugli automobilisti attraverso un ulteriore sconto di 5 cent euro/litro, nonché di scontare del 20% per tutto il periodo estivo il prezzo di lubrificanti e altri prodotti della società in vendita presso i distributori sparsi per l’Italia.
