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Garante Privacy lancia allarme intercettazioni

Nella Relazione annuale tenuta a Roma il presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, Francesco Pizzetti ha lanciato l’allarme intercettazioni in relazione alla pubblicazione delle intercettazioni telefoniche. Pizzatti ha fatto un appello ai giornalisti: ”Rispettino il codice deontologico, troppi i processi mediatici”.

”Troppo frequentemente in questi anni le informazioni raccolte durante le indagini sono state oggetto di pubblicazione e di diffusione al di fuori dei processi. Fenomeno questo che, nella misura e nei modi in cui in molti casi è avvenuto, ha costituito e costituisce indubbiamente una anomalia tutta italiana, che ha aperto nel Paese un vivo dibattito che non diminuisce e non accenna a placarsi”. Lo sottolinea il presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, Francesco Pizzetti, nella sua presentazione della Relazione sull’attività 2007, parlando delle intercettazioni telefoniche.

“Quello che tocca a noi ribadire è che questi dati, come tutti quelli giudiziari, devono essere protetti con vincoli giuridici più chiari e penetranti, e con misure tecniche adeguate”, spiega. “Per questo – insiste – auspichiamo vivamente che gli eventuali risparmi derivanti dalla riduzione delle intercettazioni siano destinati in modo vincolato ad innalzare le misure di protezione”.”E’ importante giungere al piuù presto alla definizione di quante e quali siano le grandi banche dati pubbliche – sottolinea Pizzetti -. Un Paese che non conosce neppure quali e quante sono le sue banche dati e che non sa proteggerle è un Paese arretrato, che espone a gravi rischi non solo i cittadini ma anche gli operatori della giustizia, della sicurezza, dell’amministrazione finanziaria”.

L’Autorità affronta la sua missione, sottolinea Pizzetti in “un Paese alle prese con un diffuso bisogno di protezione”. “Un Paese – aggiunge – che vede i suoi giovani, ormai ‘nativi di Internet’ e non più come noi, soltanto degli ‘immigrati in Internet’, vivere in un nuovo e virtuale ‘Mondo delle meraviglie’, dimentichi che sulla rete corrono idee e manifestazioni del pensiero, dell’arte e della creatività insieme a forme perverse e abiette di comportamenti umani”.”Assistiamo con vigile attenzione – assicura il Garante – al diffondersi di Youtube e dei nuovi Social Networks, quali, tra i tanti, Myspace, Facebook, Asmallworld, che consentono a milioni e milioni di persone di scambiarsi notizie, informazioni, immagini, destinate poi a restare per sempre sulla rete”. Questa diffusione di dati, avverte, ”può determinare in futuro, specie nel momento dell’accesso al lavoro, rischi anche gravi per giovani e giovanissimi, che spesso usano queste tecnologie con spensieratezza e inconsapevolezza”.Tornado a parlare di giustizia, Pizzetti sottolinea come la protezione dei dati negli uffici giudiziari sia ”ancora quasi all’anno zero” e per innalzarla non bisogna lesinare le risorse.
“La nostra Autorità – spiega – si è misurata più volte col tema della giustizia. Il primo aspetto che ci interessa da vicino è se e come sono protetti negli uffici giudiziari e da parte di tutti gli operatori della giustizia, i dati dei cittadini”. Il Garante chiede di fermare i troppi processi mediatici. “Nella società dello spettacolo – sottolinea – si moltiplicano i talk show basati su fatti ed episodi della politica, della vita sociale, delle relazioni interpersonali, che mettono in piazza, nei moderni fori telematici, vicende spesso anche privatissime”. ”In una parola – continua – troppi processi mediatici; troppa commistione fra realtà e reality”. “Vogliamo rivolgere ancora una volta un appello accorato soprattutto agli uomini dei media. Fermatevi e riflettete – esorta Pizzetti – Questa non è vera informazione, non è trasparenza, non è un servizio che si fa all’opinione pubblica e alla democrazia”.Infine, il Garante interviene sul ricorso al prelievo delle impronte digitali. E’ necessaria “moderazione” ed evitare “criteri discriminatori”, in particolare nel caso di minori “le cautele – conclude – devono essere moltiplicate”.

















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