Lasciano alla città oltre mille euro al mese a testa: un giro d’affari di 456 milioni all’anno nel 2007, quasi raddoppiato rispetto al 1998. E’ l’immagine che emerge da due indagini realizzate dall’Università di Bologna sui 65 mila studenti fuori sede che vivono o gravitano intorno alla città e che a dispetto del leggero calo di immatricolazioni, confermano quello del capoluogo emiliano come un ateneo che esercita una forte attrazione per gli studenti.
Bologna rimane infatti la città italiana con più di 300 mila abitanti con il più alto rapporto fra studenti e popolazione, c’è infatti un iscritto all’Università ogni quattro residenti. Un rapporto non sempre semplice, ma che rappresenta una delle principali attività economiche della città.
‘Fin dal mio insediamento – ha detto il rettore Pier Ugo Calzolari – ho parlato di studenti scorticati. Il fenomeno continua a esistere, anche se si è un pò attenuato. Calano, ad esempio, grazie anche al lavoro della guardia di finanza, gli affitti in nero. Ma c’è ancora da fare molto, soprattutto per quanto riguarda gli alloggi”. Settore in cui, negli ultimi dieci anni la spesa è lievitata di oltre il 50%.
