«È positiva la volontà di fare lobby, ma la collaborazione tra istituzioni locali e nazionali non si limiti ai temi, pur importanti, della sicurezza e delle infrastrutture». Lo chiede il segretario provinciale della Cisl Francesco Falcone commentando con favore l’esito della riunione, avvenuta ieri, tra il presidente della Provincia Emilio Sabattini, i parlamentari modenesi e i sindaci dei Comuni capidistretto.
«Dalla concertazione tra politiche locali e nazionali possono arrivare soluzioni positive, così come dalla condivisione degli obiettivi di fondo – dice Falcone – Chiediamo, tuttavia, di unire gli sforzi non solo per aumentare la dotazione di uomini e mezzi per l’ordine pubblico e per migliorare la viabilità. A nostro avviso – prosegue il segretario Cisl – ci sono anche altre priorità, dal modello per lo sviluppo del nostro territorio al controllo dei prezzi, dalle politiche delle multiutilities all’emergenza abitativa e all’immigrazione. Tutti argomenti ugualmente importanti e sui quali sarebbe utile un’azione politica e amministrava meno condizionata dalle contrapposizioni ideologiche».
Secondo Falcone, poi, questo nuovo atteggiamento bipartisan dovrebbe essere adottato anche nei confronti della Regione, che sta definendo il Piano territoriale regionale con il quale pensa di passare dalla “Regione Arlecchino” alla “Regione sistema”, cioè un modello che tende a superare i vizi del localismo e a conservarne i pregi.
«Quale ruolo avrà Modena nel nuovo assetto regionale, cosa perderà e cosa guadagnerà nei confronti delle altre province? Poiché su questo Piano si gioca il futuro del nostro territorio, credo sia utile una discussione ampia e condivisa. Vanno appoggiate, senza distinzioni tra centro-destra e centro-sinistra, le riforme che mirano a erogare ai cittadini servizi migliori e a minor costo. Il nostro auspicio, insomma, – conclude il segretario della Cisl – è che la collaborazione istituzionale possa instaurarsi non solo con Roma, ma anche sull’asse Modena-Bologna».