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A Bologna in Congresso i massimi esponenti della chirurgia toracica

Ha raggiunto il 50% dopo 5 anni la sopravvivenza dei pazienti che hanno subito un trapianto di polmone, si tratta di un risultato molto positivo se si considera l’importanza dell’intervento chirurgico e la serietà delle patologie per le quali viene praticato. Sulle prospettive dei trattamenti e su altri temi di grande rilievo scientifico interverranno a Bologna dall’8 all’11 giugno al sedicesimo congresso di chirurgia toracica della Società Europea di Chirurgia toracica (European Society of Thoracic Surgeons) il professor Griffith Pearson di Toronto (Canada), considerato il padre della trapiantologia polmonare, e il professor Alexander Patterson di San Louis (USA), che ha dato un grande impulso alla trapiantologia polmonare con studi di base e clinici.

Il congresso farà il punto a livello mondiale sulle conoscenze, le tecniche e le conquiste della chirurgia toracica, non soltanto per quanto riguarda il trapianto di polmone, ma anche sui trattamenti chirurgici, di tutte le patologie toraciche, investendo gli aspetti epidemiologici, la biologia studiata con le più avanzate tecniche diagnostiche, radiologiche e le tecniche endoscopiche, le nuove tecniche per la terapia chirurgica delle neoplasie polmonari ed i risultati acquisiti con le terapie chirurgiche e multidisciplinari. Grande attenzione avranno anche le patologie dell’esofago ed in particolare le nuove tecniche di chirurgia miniinvasiva per il trattamento dell’ernia hiatale, del reflusso gastro-esofageo e dei tumori dell’esofago.

“L’organizzazione a Bologna di questo Congresso di assoluto rilievo mondiale – ha dichiarato il professor Sandro Mattioli , direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Esofago-Polmonare dell’Università di Bologna con sede al Villa Maria Cecilia Hospital di Cotignola di Ravenna – costituisce un grande riconoscimento dell’ottimo livello della chirurgia toracica italiana nella pratica clinica, nella ricerca scientifica e quindi nell’innovazione. Bologna è stata scelta per ospitare il congresso in quanto sede dell’Alma Mater Studiorum la più antica Università europea e quindi del mondo occidentale”.

Il programma del congresso è molto vasto e verte essenzialmente sulle nuove ricerche in tema di patologia toracica sviluppate e giunte alla fase di presentazione dei dati. Sono state selezionate 193 (104 presentazioni orali + 89 poster) comunicazioni su oltre 450 prese in considerazione. Poiché la European Society of Thoracic Surgeons è riconosciuta quale una delle più autorevoli società scientifiche mondiali nel campo della chirurgia toracica, il processo di selezione è stato molto rigoroso, coinvolgendo circa 100 revisori scelti tra i leader internazionali in ricerca multidisciplinare, clinica e di base, sulle malattie benigne e maligne del polmone, sul trapianto di polmone, sulle malattie dell’esofago, del mediastino e della parete toracica. Anche in questa edizione del congresso europeo, la ricerca italiana ha avuto un importante riconoscimento per la qualità ed il numero delle ricerche selezionate per la presentazione.

Il Congresso è stato inaugurato con una solenne cerimonia domenica 8 giugno alle ore 17,30 presso il Salone del Podestà a Palazzo Re Enzo.
I lavori del Congresso inizieranno Lunedì 9 giugno. Martedì alle 15,30 al Salone del Podestà Luca Cordero di Montezemolo terrà la lettura presidenziale d’onore.
















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