La Fondazione della Cassa di Risparmio di Modena contribuirà con € 500.000, su due annualità (2008-2009), a finanziare il progetto Manodopera, voluto per il Museo della Ceramica del Castello di Spezzano dall’Amministrazione Comunale di Fiorano Modenese. Il progetto coinvolge Confindustria Ceramica, la Società Ceramica Italiana, Acimac, CerArte e aziende private.
Attraverso volumi con testimonianze e immagini d’epoca, registrazioni, filmati e (dal 2009) l’allestimento museale interattivo nelle cantine del Castello di Spezzano appositamente recuperate, Manodopera rilegge la storia della ceramica a Fiorano e nel distretto attraverso la storia degli uomini e delle donne che, con la fatica e il loro ingegno, hanno “nobilitato il lavoro” e reso famosa nel mondo l’industria italiana delle piastrelle. Vengono raccolte le testimonianze scritte e orali, le fotografie, ma anche gli strumenti del lavoro quotidiano e tutto quanto il settore ha prodotto nel corso della sua storia (pubblicazioni, cataloghi, pubblicità, ecc.), salvando così dalla dispersione e dall’oblio un patrimonio originale e non più ripetibile, prezioso sia per la storia antropologica che economica e sociale. Inoltre, in un territorio di elevatissima immigrazione, Manodopera contribuisce all’integrazione e alla definizione di una nuova, condivisa, identità collettiva.
Una volta realizzato l’allestimento nelle nuove sale, Manodopera consentirà di vedere le macchine e gli strumenti di lavoro, i prodotti, ma soprattutto vedere e ascoltare le donne e gli uomini, la cosiddetta manodopera, con tutto il mondo delle loro storie ed esperienze di lavoro e di vita.
Saranno visibili i nuclei principali delle linee produttive ceramiche: mulini, presse, smalterie, forni, scelta, imballaggi; nei pressi delle singole macchine si potranno leggere libri, giornali, documenti, cataloghi, riviste, house organ, manifesti, vedere fotografie, registrazioni, filmati, spezzoni televisivi, studiare biblioteche mirate e specialistiche (database e raccolte il più possibile complete dei materiali tecnici, strumenti di promozione e di marketing, evoluzione di pubblicità e allestimenti, convegni e fiere).
Come spiega l’assessore alle politiche culturali Maria Paola Bonilauri, “La storia di questo territorio e la sua destinazione economica nel corso del Novecento grazie a Manodopera si arricchiscono di particolari che fanno emergere uno straordinario patrimonio umano di vite, di destini, di capacità e di fatiche, di trasformazioni individuali, famigliari e sociali. Come sappiamo, la peculiarità di questa rilettura e riscoperta è di essere fatta dagli stessi protagonisti, attraverso i ricordi dei giorni e degli anni trascorsi dentro e fuori gli stabilimenti ceramici, attraverso il recupero, a volte casuale e fortuito, a volte consapevole, di oggetti, strumenti, fotografie, filmati…; tutte testimonianze che, man mano inserite nel loro contesto temporale, scandiscono il susseguirsi dei processi e stanno diventando le parole e le emozioni di una grande pagina storica. Conservarle, salvaguardarle, renderle accessibili a tutti significa garantire una continuità identitaria e culturale, contribuire alla memoria di una comunità e di un territorio, mantenere un orizzonte di riferimento per chi ci ha vissuto, per chi ci vive , per chi ci vivrà”.
Il sindaco Claudio Pistoni esprime il ringraziamento alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Modena “Il contributo della Fondazione non ha uguali nel passato di Fiorano e se da un lato conferma il valore di Manodopera, dall’altro è una ulteriore testimonianza dell’insostituibile ruolo che l’Istituto svolge per la cultura e la comunità della provincia modenese, consentendo di trasformare in realtà progetti impegnativi che gli enti pubblici da soli non riuscirebbero a sostenere”.