I Carabinieri del Comando Provinciale di Modena festeggiano domani – giovedì 5 giugno – il 194° annuale di fondazione dell’Arma con una cerimonia che si terrà alle 18.30 presso la Caserma ‘Emanuele Messineo’ di viale Tassoni.
Alla celebreazione parteciperanno tutte le autorità civili, militari e religiose della città e della provincia.
Nel corso della cerimonia verranno consegnate alcune ricompense ai militari distintisi in attività di servizio avvenute nel 2007 e 2008.
Istituita il 13 luglio 1814, l’Arma dei carabinieri fu costituita con “regie patenti” da Vittorio Emanuele I. Al corpo venne affidato il compito di contribuire alla difesa dello stato in tempo di guerra e di vigilare alla conservazione della pubblica e privata sicurezza e di contrastarne eventuali perturbamenti in tempo di pace.
L’istituzione, oramai vicina al proprio bicentenario, è passata attraverso il risorgimento e le due guerre mondiali, nell’era repubblicana si è intrecciata con la vita ed i fenomeni sociali del paese: dalla ricostruzione post-bellica al terrorismo, alla lotta contro la criminalità organizzata e a quella sempre più attuale contro il terrorismo internazionale.
Insieme alla nazione, nel cui territorio è presente con la proprie stazioni in maniera capillare, è cresciuta e si è incamminata verso nuove tecnologie, dotandosi di strumenti operativi ed informatici all’avanguardia.
L’arma, nella provincia, comprende il comando provinciale con i propri reparti speciali, le quattro compagnie di Modena, Sassuolo, Carpi, Pavullo nel Frignano, la tenenza di Vignola e le relative 40 stazioni, ubicate nei maggiori ed importanti comuni.
Per l’attività istituzionale, al servizio del cittadino, è fondamentale l’opera della centrale operativa, vera e propria “torre di controllo” a cui pervengono tramite l’utenza 112 tutte le richieste di intervento, successivamente smistate ai dispositivi esterni radiocollegati quali pattuglie a piedi, in moto e su autovetture, particolarmente apprezzate dall’opinione pubblica per la rapidità d’intervento.
Dal oltre quattro anni, infine, a Modena, e recentemente anche a Sassuolo, è stata avviata la nuova iniziativa istituzionale del carabiniere di quartiere, che vede un singolo militare fisicamente presente nella stessa zona della città assegnatagli, al fine di accentuare un rapporto diretto con i cittadini e gli operatori del quartiere, nell’ottica di rafforzare il concetto di prossimità verso la collettività. L’impiego del militare singolo tra la gente rappresenta la trasposizione in chiave moderna del secolare modello dell’istituzione, trasferendo nei popolosi quartieri urbani la presenza vigile e rassicurante dei carabinieri che ricercano il contatto con i cittadini, per conoscerne le esigenze e raccoglierne istanze e osservazioni.