“Basilicata in Tir: seduzioni in viaggio”, la rassegna itinerante che promuove le bellezze turistiche della Basilicata, dopo lo straordinario successo di Reggio Emilia, si trasferisce a Sassuolo, che conta una delle più numerose e radicate comunità lucane d’Italia.
L’evento è promosso dall’associazione culturale Identità Lucana e dal circolo Fossetta e Sant’Eufemia, sodalizio che riunisce i lucani di Sassuolo dove il “villaggio” Basilicata si fermerà dal 4 al 5 giugno in piazza Garibaldi.
“Basilicata in Tir” è un progetto di promozione turistica che mette in rete sessanta comuni, quaranta imprese, una decina di associazioni di settore e può contare su prestigiose partnership istituzionali (Regione Basilicata, azienda regionale di promozione turistica, camere di commercio, etc.). La missione è raccontare le peculiarità di una regione fuori dalle traiettorie consuete del turismo di massa attraverso un innovativo modello di marketing. Tutto è giocato sulla capacità di sedurre il viaggiatore proponendo uno stile di vita lontano dal frastuono della civiltà urbana: una full immersion nella lentezza dei borghi e nel silenzio della campagna.
Identità Lucana propone ai visitatori cinque itinerari turistici ispirati ai cinque sensi: Respiro, Sguardo, Forma, Parola, Sapore. Ogni itinerario, riassunto in comode guide tascabili, è concepito come una sorta di sceneggiatura che accompagna il viaggiatore alla scoperta di una terra dove antico e moderno, ragione e magia, sacro e profano si fondono in un delicato e seducente equilibrio.
Il tir, con la sua ragguardevole mole e la sua inconfondibile livrea colorata, rappresenta il fulcro della presenza scenica. Al suo interno è stato allestito un vero e proprio percorso museale con opere che rievocano in modo simbolico i luoghi e il carattere della Basilicata, ma anche le sue tradizioni ancestrali e la sua storia. Al tir si accompagna un padiglione espositivo mobile che funge da front office per le attività di promozione del territorio. Nel menu anche un ricco repertorio di prodotti enogastronomici: dal vino Doc Aglianico (vero e proprio marchio della lucanità nel mondo) ai caratteristici peperoni cruschi Igp di Senise.
Il sindaco di Irsina, Franco Amenta, accompagnato dal capogruppo del Pd del paese, Pietro Amato, saranno domani a Sassuolo per rinsaldare il legame con la comunità emiliana che conta oltre 6.000 irsinesi di prima e seconda generazione; emigrati negli anni ’50, oggi sono generalmente ben inseriti nella patria della ceramica. Alcuni di loro hanno ricoperto cariche pubbliche (un vice sindaco e assessore in passato, un consigliere comunale oggi) mentre altri si sono trasformati in imprenditori di successo.
Ad accogliere i rappresentanti istituzionali lucani, oltre al sindaco di Sassuolo, ci sarà il Circolo Fossetta e Sant’Eufemia, simbolo dell’integrazione tra culture diverse. Dieci i componenti del direttivo, i soci sono 500. Il presidente è Giuseppe Verracina, ex tecnico della ceramica, che nonostante i suoi 45 anni di residenza a Sassuolo porta la Basilicata nel cuore. «La settimana scorsa – ha detto – con un gruppo di svizzeri abbiamo organizzato una gita ai Sassi di Matera e all’abbazia di Montescaglioso. Abbiamo dei posti meravigliosi e vogliamo continuare a veicolarli». Cosa che avviene ormai da anni attraverso il passaparola o con la distribuzione del bimestrale “Il diario di Irsina”, una rivista che parla non solo del suo paese d’origine ma di tutta la Regione.
Il gemellaggio tra le due comunità, sancito negli anni ’90 e concretizzato con scambi di visite nelle rispettive comunità, vivrà domani una ulteriore occasione per far conoscere Irsina ai residenti di Sassuolo e ai turisti in visita al tir: “Continuiamo ad inseguire un sogno – spiega il sindaco Amenta –, quello di inserire Irsina tra le mete più ambite del turismo culturale della Basilicata. Le potenzialità ci sono tutte. La statua di Sant’Eufemia del Mantegna, recentemente richiestaci anche dal Louvre di Parigi, non è solo patrimonio del nostro paese ma del mondo intero, ed è legittimo che gli appassionati d’arte possano ammirarla anche nella sua sede di origine”. Irsina è pronta ad accogliere i visitatori offrendo una ricettività che si sta progressivamente ampliando. Oggi, all’unico albergo presente in paese, si sta affiancando una formula di turismo diffuso che trova concretezza nei diversi bed and breakfast che stanno nascendo. E non c’è solo la statua del Mantegna a fornire lo stimolo per un viaggio culturale: “Pensiamo che ci sia tutto il necessario per trascorrere un’intera giornata qui da noi – sostiene il sindaco -. La Cattedrale con il battistero di scuola veneta, la cripta di San Francesco con gli affreschi della scuola di Giotto, i ‘bottini’ – cunicoli sotterranei che fungevano da raccolta acque e che oggi alimentano le 3 fontane del paese – sono altri elementi in grado di muovere flussi di turismo culturale. E’ per questo che stiamo organizzando una promozione su più livelli. L’abbinamento a Basilicata in Tir è importante per continuare a portare fuori dai confini lucani il nostro messaggio”.