Il Consiglio comunale di Bologna conferisce la cittadinanza onoraria della città di Bologna a Ingrid Betancourt. La delibera, proposta al Consiglio comunale dal Presidente Gianni Sofri, in
accordo con la Giunta, e anche su richiesta firmata da più di tremila cittadini, è stato approvato all’unanimità.
Tale riconoscimento viene conferito con la seguente motivazione: “Ingrid Betancourt, oggi quarantasettenne, colombiana con forti legami con
la Francia (paese nel quale si è formata culturalmente fino alla laurea in Scienze politiche), è nel suo paese un personaggio politico di grande rilievo. Lo è per le sue lotte contro la corruzione e il narcotraffico e in
favore di tentativi di una soluzione negoziale del conflitto che insanguina la Colombia da molti anni. Ha fondato un partito politico (Partido Verde
Oxìgeno), è stata eletta alla Camera dei Rappresentanti e poi al Senato, ha scritto un libro di memorie, tradotto in italiano con il titolo ‘Forse mi uccideranno domani’. Candidata alle elezioni presidenziali nel suo paese
nel 2002, in quello stesso anno viene presa prigioniera dalla guerriglia colombiana che da allora la tiene in ostaggio.
La storia di questa donna coraggiosa ha commosso tutto il mondo per la lunghezza e la durezza della prigionia, il dolore dei figli e degli altri famigliari, le notizie sempre più preoccupanti sulla sua salute, che le condizioni di una detenzione nel pieno della foresta non fanno che aggravare. Quest’anno, ad aumentare la commozione e la preoccupazione, per
non dire il dolore, è arrivato un filmato ampiamente diffuso in tutto il mondo che la ritrae palesemente indebolita e minacciata nel fisico e nel morale.
Con la concessione a Ingrid Betancourt della cittadinanza onoraria, anche il Comune di Bologna intende partecipare al grande movimento di solidarietà internazionale che si è creato intorno alla sua figura. In questo modo, il nostro Comune riafferma le proprie tradizioni di solidarietà internazionale e di presenza nelle lotte per l’affermazione dei diritti umani e civili nel mondo: tradizioni che si ravvivano quest’anno nel ricordo del 60° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Inoltre, il nostro Comune vuole rendere un particolare omaggio, rispettoso e ammirato, a una donna che sia prima, sia durante la dolorosa vicenda che ne ha segnato e ne segna gli anni più recenti, ha dato prova di un coraggio e
di una dedizione alla causa della libertà e della giustizia assolutamente rari”.
Ricordiamo che il 7 aprile scorso il Consiglio comunale aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno – primo firmatario il consigliere Leonardo Barcelò Lizana – “per chiedere al sindaco di intervenire presso il
Governo Italiano affinchè vengano attivate tutte le possibili iniziative diplomatiche e di mediazione per giungere alla liberazione di Ingrid Betancourt e di tutti gli ostaggi colombiani”. Analogo ordine del giorno è
stato approvato dal Consiglio provinciale.
Da quel momento si è formato un Comitato, promosso da Roberto Morgantini,
del Centro lavoratori stranieri Cgil, da Mattia Fontanella, del Comitato delle “Memorie” e dallo stesso consigliere Barcelò, per chiedere la
cittadinanza onoraria della città di Bologna a Ingrid Betancourt. Il comitato ha raccolto 3270 firme, che il 26 maggio scorso sono state
consegnate al Presidente del Consiglio comunale Gianni Sofri.