Ancora una volta il connubio tra la Polisportiva della località turistica montana modenese di Montefiorino e il Moto Club Castellarano ha
fatto centro. Per il terzo anno consecutivo dopo la simbiosi delle due società sportive pluridecennale, ha organizzato una prova nazionale del Trofeo Italia moto Regolarità d’Epoca abbinato ai giovanissimi dell’indimenticato “Imerio Testori”.
Un quinto round dei sette previsti per questo, in pratica, Campionato Italiano che per l’occasione è stato patrocinato dalla Unival e a detta degli oltre 180 piloti partenti è risultato essere una delle migliori prove finora disputate. Lo scenario del percorso sui trenta di chilometri ricavato interamente nel comune di Montefiorino percorso poi 4 volte ha reso tutto ciò molto caratteristico pur nel pieno rispetto ambientale e del codice stradale. Entrando nel vivo della gara tricolore alla quale sono arrivati piloti e campioni come, Gualtiero Brissoni ed Alessandro Gritti, da tutto lo Stivale ed anche da oltre confine con le loro
Moto che hanno fatto la storia di questa specialità, al via fino a quelle dell’anno 1981
tutto è andato a manetta. E proprio tanta ne ha data il lombardo Osvaldo Armanni che
con la sua KTM si è aggiudicato l’assoluta dopo i 4 giri dell’anello fuoristradistico modenese comprensivo di prova speciale in fetucciato. Ha avuto la meglio su Marco Bono sul filo dei secondi infatti erano solo 4 quelli di vantaggio accumulati mentre 6 erano quelli sul terzo arrivato ovvero Gualtiero Brissoni. A vederli passare in prova
speciale, degna di una prova iridata, sembravano fermi ma il cronometro ha decretato nel loro stile di guida una vera battaglia sul filo dei centesimi di prova in prova. Al ex campione Brissoni è andata la prima poi Armanni ha fatto sua la seconda e la terza e il Bono sempre lì pronto si è aggiudicato la quarta. Questa la battaglia del podio assoluto che è poi continuata fino al 28° posto tutti racchiusi in un minuto. Al quarto posto il primo emiliano ovvero Sergio Gandolfi che ha preceduto quel Alessandro Gritti dalle
tante vittorie iridate e tricolori nelle sua sesantadue primavere. A scalare arriviamo al
primo con una moto giapponese o meglio la Yamaha di Fabio Oriboni buon sesto che
ha preceduto l’altro bolognese Roberto Bevilaqua e l‘altro storico Ivan Signorelli. E nella gara modenese non potevano mancare i piloti di casa che ben hanno onorato la loro prova come i navigati Giorgio Goldoni ottimo nono assoluto con alle spalle il debuttante tra le storiche Remo Pini.
A fine giornata onorati dalla presenza delle
autorità nella persona del sindaco Maurizio Paladini e del presidente del moto club Claudio Simonini si sono svolte le premiazioni delle 19 classi inerenti a questo Trofeo Italia Regolarità d’Epoca e delle altre 2 del Testori con al via 14 ragazzini dai 14 ai 17 anni. Elencando con ordine hanno vinto: classe A1; Valerio Signolrelli. A2; Alberto Rittà. A3; Giancarlo Melli. A4; Marco Bianchi, A5; Walter Armanini. B1; Alfredo
Szathvary. B2; Giuseppe Signorelli. B3; Marco Rosolato. C1; Pietro Caccia. C2; Marco Pinoli. C3; Mario Valsecchi.. C4; Alessandro Gritti. C5; Gualtiero Brissoni. C6; Roberto Bevilacqua. D1; Luciano Pecis. D2; Maurizio Resega. D3; Siegmar Dubronner. D4; Osvaldo Armanni. D5; Sergio Gandolfi. E per i giovani con i motorini
fino a 75cc della classe E1 si è imposto Alberto Ballardini mentre per i più grandicelli
sulle moto della classe E2 il figlio d’arte Fabio Oriboni. Ma non è tutto nella battaglia
a colpi di manetta c’era anche da difendere i colori della propria squadra o team nelle
prove del Vaso e del Trofeo a Squadre. Queste gare con le sue 10 squadre iscritte nel
Trofeo è andata alla formazione bergamasca del Grumello scuderia Vintage con i tre
piloti, Alessandro Gritti, Pietro Caccia e Claudio Oriboni, superando di due punti le
formazioni padovane del La Marca Trevigiana al secondo e terzo posto. Mentre nella
speciale del Vaso dove erano 5 le formazioni iscritte la meglio è stata quella varesina
del Oggiono composta da Marco Bono, Tullio Fabio Perego ed Ettore Turati. Subito dietro il Gilera Club Arcore e i goriziani del Pino Medot.