Dopo l’illustrazione nella seduta dello scorso 15 maggio, lo stesso Consiglio comunale ha approvato ieri sera giovedì 29 maggio, dopo un’ampia discussione, il Piano generale del Traffico urbano (P.U.T.), strumento fondamentale di programmazione che rappresenta uno dei punti più qualificanti del Programma di questa Amministrazione.
Il Sindaco Franco Richeldi ha ribadito, aprendo il suo intervento, che si tratta di un’insieme di interventi volti al miglioramento della circolazione stradale nell’area urbana, dei pedoni, dei mezzi pubblici e dei veicoli privati, realizzabili nel breve periodo (2 anni) e nell’ipotesi di infrastrutture e mezzi di trasporto sostanzialmente invariate.
“Il processo di formazione del P.U.T. è partito dall’elaborazione di un quadro conoscitivo del territorio attraverso approfondite indagini sul campo: interviste agli automobilisti sull’origine e la destinazione del loro tragitto; conteggio dei veicoli agli incroci principali; conteggio dei veicoli in ingresso nel cordone urbano di Formigine; analisi dei flussi veicolari di scambio e di quelli di attraversamento; analisi degli incidenti avvenuti nel triennio 2003-2005; questionario alle famiglie ha spiegato il Sindaco – dall’elaborazione del quadro conoscitivo si sono evidenziati gli obiettivi principali da raggiungere tra i quali migliorare la sicurezza stradale, migliorare ed incentivare la mobilità cosiddetta “dolce” ovvero pedonale e ciclabile, mettere in sicurezza e mitigare l’impatto della ferrovia rispetto alla rete stradale, recuperare le funzioni urbane della via Giardini e della via Radici, valorizzare il paesaggio agricolo e i luoghi di qualità storico-ambientale”.
Per ottenere questi obiettivi le strategie proposte dal P.U.T. prevedono prima di tutto una gerarchia della rete stradale, che individua una rete principale sulla quale instradare per quanto possibile i flussi di attraversamento e di traffico commerciale pesante. Tale rete è costituita dalla Modena-Sassuolo, dalla Pedemontana, dalla Nuova Estense e dalla Via Ancora. Un sistema gerarchicamente inferiore al quale è affidato il compito di distribuire il traffico all’interno delle frazioni e dei principali comparti urbani.
“Un’altra strategia adottata è quella delle perimetrazioni – ha concluso Richeldi – è stato infatti individuato un diverso perimetro del centro abitato di Formigine che ha comportato la declassificazione e il passaggio di competenza della via Radici e della via Giardini da provinciale a comunale. Sono state previste inoltre delle zone protette a traffico prevalentemente residenziale. L’altra importante strategia è rappresentata dal completamento della rete pedonale e ciclabile utilizzando anche la rete delle strade poderali per disincentivare il transito automobilistico e favorirne la fruizione ciclabile. Infine sono state sviluppate alcune considerazioni in merito al ruolo del trasporto pubblico sia su gomma, sia su ferro, soprattutto in merito alla necessità di mitigare l’impatto della ferrovia sulla rete viaria”.
Con il P.U.T. viene approvato anche il Regolamento viario che rappresenta lo strumento operativo della classificazione delle strade, determina infatti le caratteristiche geometriche e di traffico, nonché la disciplina d’uso dei diversi tipo di strade.
Ok del Consiglio infine, delle linee di indirizzo e del piano di attuazione per il rilancio del trasporto pubblico locale modenese. Così come per l’avvio della gara per la selezione del partner di Atcm ed approvazione dello schema di convenzione tra gli Enti locali e delle linee guida per disciplinare i rapporti con il partner.
Adottata all’unanimità la variante al piano particolareggiato denominato “Via Fossa” e “Area Parrocchiale”che riguarda due importanti comparti di Magreta
Il Consiglio comunale di Formigine ha adottato all’unanimità una variante al piano particolareggiato di iniziativa pubblica, che riguarda due fondamentali comparti del centro della frazione di Magreta. Il primo riguarda la piazza centrale, Piazza Kennedy, oggi destinata ad area commerciale ed a parcheggio e dove esiste un palazzo detto il “palazzone” che rimane sostanzialmente un manufatto incoerente con una visione urbanistica futuribile, moderna e funzionale.
L’altro comparto riguarda l’area destinata a residenza sulla via Fossa dove è prevista la realizzazione di 98 appartamenti e dove verranno trasferite le residenzialità del palazzone di Piazza Kennedy che, appunto, verrà abbattuto e sostituito da una costruzione meno impattante.
”La necessità di apportare una variante alla convenzione tra la proprietà dell’area, la Fondazione Don Franchini e il Comune è stata dettata dalla volontà di favorire l’attuazione del piano da troppo tempo inattuato”, ha detto il Vicesindaco ed Assessore all’urbanistica Antonio Finelli.
Il Consiglio dopo un breve dibattito nel quale è intervenuto il consigliere Paolo Borghi, ha respinto alcuni emendamenti presentati dal consigliere Valerio Giacobazzi, “in quanto – ha sostenuto Finelli – non sufficientemente cautelativi per l’Amministrazione e tali da non garantire al meglio l’esecuzione degli interventi previsti”.