Come mai nessun programma politico, ha in previsione una legge o proposta di legge/regolamento che vieti che più incarichi possano essere affidati, ad un’unica persona?
I molteplici incarichi amministrativi-istituzionali sono concentrati nelle persone che già possiedono, di solito, una solida condizione economica e lavorativa e legami di lungo corso con una bottega di partito!
Nel senso che negli ultimi decenni la classe politica si è chiaramente fossilizzata in un piccolo “clan” che difende con le unghie e con i denti i propri privilegi, probabilmente non nell’interesse dello “Stato o meglio del cittadino” ma del potere e del prestigio dell’incarico. Non a caso abbiamo a Sassuolo e dintorni, politici e/o personaggi con una casacca politica colorata (visto che tanti politici e non, hanno cambiato piu’ volte la casacca ) con alle spalle trent’anni di carriera politica a Sassuolo.
Sassuolo è un paese anagraficamente vecchio. Questa non è una novità. I volti nuovi contano poco, numericamente e politicamente.
Le persone non si impegnano in politica perché non percepiscono appieno il peso delle scelte che la politica fa per loro. E la classe politica, fatta interamente di vecchi, non ha interesse ad occuparsi dei giovani/volti nuovi, che appunto, non sono una percentuale numericamente influente. I voti li spostano i vecchi con i vecchi.
Una questione probabilmente che sta danneggiando fortemente Sassuolo, che sta forse mandando a rotoli la presunta novità propagandata dalla recenti campagne elettorali e che dimostra probabilmente per l’ennesima volta quanto l’ipocrisia della politica sia radicata nella sua essenza.
Possiamo probabilmente convenire di aver compreso il gioco della casta politica e delle altre che ruotano intorno alla bottega in un perfetto ingranaggio che ci stritola più o meno tutti quanti.
Il sistema, lo abbiamo visto ormai, è organizzato in modo da tagliarci fuori, ma là dove rimane qualche piccolo margine di controllo popolare, devono intervenire i cittadini stessi e non farsi travolgere dall’indifferenza e dal famoso qualunquismo di convenienza del “fumoso politichese”.
(Comitato Conto anch’io a Sassuolo)