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Sassuolo: 4 arresti per la rapina di largo Verona

La Polizia di Sassuolo ha eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip di Modena, il dott. Zirollo, nei confronti del commando che lo scorso 15 aprile aggredì e rapino l’imprenditore sassolese Antonio Pinto. In manette sono finiti 4 residenti a Castelvetro: D.G. di 34 anni, G.N. di 25 anni, R.A. di 31 anni, è invece ai domiciliari la compagna 24enne di quest’ultimo mentre è latitante un quarto uomo; R.A. e la compagna erano già stati arrestati la sera stessa dell’aggressione perché scoperti a comprare droga con i soldi della refurtiva.


Lo scorso 15 aprile Antonio Pinto venne aggredito sotto casa da un gruppo di 4 uomini incappucciati che gli strapparono di mano una borsa contenente 10mila euro, destinati a pagare gli stipendi dei dipendenti, l’uomo reagì e riuscì a salvare una seconda borsa contenente 70mila euro; la moglie di Pinto riuscì anche a strappare il passamontagna ad uno dei quattro, a quel punto la cosa degenerò e vennero sparati anche due colpi di pistola. La tragedia è stata evitata perché i due proiettili vennero sparati con una scacciacani modificata che non consentì la detonazione dei due proiettili, ritrovati intatti sull’asfalto.

Le indagini serrate della Polizia hanno portato a stringere il cerchio intorno al commando, importante il ritrovamento sul luogo di un paio di occhiali graduati che hanno incastrato uno di loro, importante per l’identificazione si è rivelata anche la telecamera di una banca su via Mazzini. C’è però una nota negativa: “l’unica difficoltà che abbiamo incontrato nelle indagini – ha detto il Commissario Pennetta – è il fatto che molte delle persone che hanno assistito alla rapina non hanno contribuito come dovevano”.

Per quanto riguarda il movente dal Commissariato parlano di un gruppo di persone normali, tutti lavoravano regolarmente, che avrebbe avuto bisogno di soldi perché dediti ad un consumo massiccio di cocaina. Al momento c’è un solo latitante che, secondo la Polizia non è più in zona ma che non è stato rintracciato neppure a Cerignola, paese di cui è originario.

















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