Sarà una giornata secondo lo stile tipico della Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia la festa del 2 giugno che porterà al Parco di Roncolo persone, artisti, intellettualità, bambini, giochi, provocazioni in difesa del paesaggio. Nel giorno della festa nazionale della Repubblica, Reggio Emilia mobilita i cittadini di un’ideale “Repubblica del Paesaggio” per un nuovo “Risorgimento” culturale e civile che sappia concepire vita e sviluppo delle comunità in termini compatibili con l’ambiente e l’identità dei luoghi.
La manifestazione, che aprirà di fatto l’edizione 2008 della Biennale, avverrà sul territorio, in questo caso un parco molto frequentato sulla splendida pedecollina della provincia di Reggio Emilia, nei pressi di Quattro Castella, una delle località più scenografiche dell’Emilia Romagna con le sue quattro rupi allineate.
È nello spirito della Biennale alimentare un movimento di opinione e d’azione sui temi del Paesaggio che porti gli individui dal chiuso delle proprie routine personali, fagocitate da consolle, display al plasma, personal computer, parabole e cellulari, all’aperto negli spazi del territorio, per promuovere un nuovo senso identitario e di comunità. Il Paesaggio come luogo di incontro, conoscenza, esperienza profonda e così di superamento delle conflittualità che oggi si diffondono in conseguenza dei troppi particolarismi.
La giornata del 2 giugno andrà alla ricerca della spiritualità dei luoghi come della loro concreta naturalità da troppo tempo in molti casi messa a rischio e trasfigurata. I mezzi saranno diversi. Tra essi l’arte, che ha operato profondamente negli ultimi due secoli in quel “luogo-territorio” lasciato “spaesato” dalla crisi dei valori e dalla progressiva ricerca di effimero. Nel programma di questa giornata all’aperto l’arte sarà quindi protagonista, declinata in molteplici delle espressioni che le sono proprie nella modernità.
Le attività della sezione “Arte nella natura” avranno inizio alle ore 15, quando sarà presentato il progetto di Vitaliano Biondi “I Giardini del Vento”, opera corale, estesa all’intera provincia, di recinti di non coltivazione. Si tratta di aree sperimentali destinate all’evoluzione spontanea della vegetazione ed a pratiche creative e creatrici non organizzate, onde consentire in condizioni protette una libera autoproduzione della natura, evitando totalmente gli interventi manutentivi quali la raccolta delle foglie o lo sfalcio dell’erba.
Il progetto vuole coinvolgere gli artisti della provincia di Reggio Emilia, le scuole e i cittadini tutti. Una volta realizzati, i giardini del vento costituiranno un’opera unica: una pubblicazione ed una mostra ne documenteranno l’evoluzione.
Ispirati all’idea di Terzo Paesaggio di Gilles Clément, sono caratterizzati da pratiche consentite di non organizzazione. Il concetto di paesaggio nasce come strumento di controllo della circolazione dei modelli spaziali e quindi non è neutro: corrisponde ad una selezione strumentale degli elementi del territorio (gruppi sociali ed economici, forme naturali ed antropiche,) in funzione di un modello dominante. Di contro il Terzo Paesaggio lascia spazio all’indecisione, all’entropia, all’assenza di regolamentazione sociale, politica e morale perché modello, non esclusivo ma aperto, che esalta il meticciamento planetario, vera origine della ricchezza del creato.
Indecisione, instabilità, nomadismo biologico, “pratiche consentite di non organizzazione”, contiguità, evoluzione incostante, improduttività: nuovi valori positivi all’interno di una concezione biologica, non economica, del territorio.
Lucrezia De Domizio Durini metterà poi a dimora una quercia nel parco di Roncolo, a ricordo delle 7000 querce piantate da Beuys nel 1982 per “Documenta”, di Kassel, un bosco che doveva ricordare come la salvezza della terra risieda nell’impegno quotidiano di ciascuno di noi. Da allora, Kassel possiede la più grande scultura ecologica del mondo.
Giuliano Mauri, artista che lavora sul confine sfumato fra arte e architettura, costruisce cattedrali vegetali e tane sugli alberi, installazioni che intervenendo sul paesaggio ne evidenziano l’aspetto naturale e spirituale. Lavorerà utilizzando materiali trovati sul posto: legni robusti come il castagno, il nocciolo, l’olmo, il faggio, il fango… Gli alberi crescono, il paesaggio si modifica e così queste installazioni. L’arte di Giuliano Mauri esprime la volontà archetipica umana di piegare la natura, senza danneggiarla, ma anzi favorendola, coltivando il suo sviluppo e recuperandone la forza spirituale che le appartiene da sempre. Siamo nel nucleo dei valori portati avanti dalla Biennale del Paesaggio e dalla Convenzione europea cui il progetto si riferisce.
Altre presenze artistiche saranno le installazioni di “Distretto Rurale con Nicolini – Palazzo Ruini adt” che realizza lavori sulle tematiche ambientali, la nozione di decrescita e gli stili di vita. Frutto dell’impegno di un esteso collettivo internazionale, il gruppo è caratterizzato da competenze e apporti disciplinari di ogni natura. La sua attività è prevalentemente didattica e divulgativa e utilizza le forme della rappresentazione – documentazione, della esposizione teorica e del dibattito.
Ancora poi Antonella De Nisco terrà un Laboratorio d’arte ambientale itinerante per bambini e genitori. I bambini sono protagonisti fondamentali della crescita di una nuova coscienza paesaggistica e chi parteciperà alla festa del 2 giugno potrà imparare qualcosa a proposito anche di “Guerrilla Gardening”, un’attività provocatoria e “militante” dal forte impatto simbolico che consiste nella propagazione di sementi attraverso l’uso di fionde e “pallottole di semi” che vengono scagliate nel territorio. Saranno la docente Fiorella Guidetti e una rappresentanza di alunni della Scuola Media di Quattro Castella a illustrare questo tema, oltre che a presentare il Giardino dell’Arca, giardino scolastico per la difesa della biodiversità.
Ancora altro è previsto per l’aspetto creativo e ludico della giornata, poiché a queste attività si aggiungeranno anche “Ottovolante – laboratorio artistico per un museo stradale” a cura dell’architetto Giorgio Teggi e la narrazione per bambini “L’alfabeto delle erbe” del Teatro della Fragola. La raccolta di erbe spontanee era una delle attività preferite delle nostre nonne alla ricerca di piccoli tesori spontanei caratterizzati da profumi leggeri, colori teneri che arricchivano la tavola povera di verdure fresche e aiutavano nella cura delle malattie.
La festa avrà un importate momento di discussione con l’incontro-dibattito “Attenti al Paesaggio”, una conversazione sui temi della cura e della salvaguardia del paesaggio e del loro ruolo all’interno delle politiche portate avanti dalla Provincia di Reggio Emilia. Saranno presenti Alberto Asor Rosa e Nino Criscenti della “Rete Toscana dei Comitati per la Difesa del Territorio” e, per la Provincia, Sonia Masini, Giuliana Motti e Anna Campeol. Il confronto avverrà con i rappresentanti locali delle associazioni Fai , Wwf, Guardie ecologiche provinciali, Italia nostra, Lipu, Legambiente, Quinto Colle, Pro natura, Il Gabbiano e di tutte le altre associazioni ambientaliste del territorio.
A seguire, ci sarà un concerto di Philip Corner, musicista tra i primi esponenti di Fluxus e membro di alcuni importanti gruppi di avanguardia e di musica sperimentale come il Judson Dance Theatre, e il Tone Roads, Son of Lion, un gruppo americano di gamelan.
Dalle ore 19, infine, sarà servito gnocco fritto e piatti di cucina di fiori. Nel corso dei secoli i fiori hanno giocato una parte importante nelle diverse gastronomie del mondo. Il Vecchio Testamento, il Corano e molti altri documenti religiosi contengono dettagli circa le qualità “gastronomiche” di alcuni fiori. Gli antichi romani come nella Londra di Shakespeare, l’imperatore Carlo Magno come i nomadi del Sahara, la gastronomia italo spagnola e quella dei padri pellegrini sono tra gli infiniti esempi di questa pratica naturale.
La giornata è aperta a tutta la comunità e ai suoi possibili contributi, anche quelli di gruppi che per vocazione e interessi potranno offrire un apporto di idee, contenuti e attività, nello spirito di coinvolgimento che la Biennale del Paesaggio persegue dalla sua nascita.
Per informazioni è possibile riferirsi alla Segreteria della Biennale del Paesaggio presso Palazzo Magnani, in via Vicedomini, 3 – 42100 Reggio Emilia – Tel. 0522 444431 – Fax. 0522 452349 e consultare il sito della Biennale www.biennaledelpaesaggio.it, nel quale ci si può anche iscrivere alla newsletter che periodicamente tiene informati sulle attività in programma.