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Commesso della Procura di Bologna in carcere per violenza a ragazzino

Un commesso della Procura di Bologna, S.M. 50 anni, è stato arrestato per violenza sessuale e violenza privata nei confronti di un sedicenne.

L’uomo – che deve rispondere anche di detenzione di immagini pedopornografiche – aveva conosciuto il ragazzino anni fa facendogli catechismo in una parrocchia di Bologna, dove il cinquantenne ha un compito di aiuto al parroco anche durante la messa.

S.M. avrebbe in qualche modo approfittato anche del suo ruolo lavorativo per minacciare il minorenne che proviene da un paese straniero e che è stato adottato da anni da una coppia
italiana: gli avrebbe detto che se non accettava la
frequentazione grazie alle sue conoscenze in magistratura lo avrebbe fatto tornare all’orfanatrofio del paese d’origine.

Il commesso è stato sottoposto oggi nel carcere della Dozza all’interrogatorio di garanzia da parte del Gip Bruno Perla, presente anche il Pm Luigi Persico che con il procuratore capo Enrico Di Nicola ha seguito l’inchiesta e formulato la richiesta di cattura: S.M., che aveva fatto da padrino alla cresima del ragazzino, ha negato tutto, ammettendo solo di averlo frequentato anche di recente perchè era il minorenne a
cercarlo. Il suo difensore, avv.Nicola Chirco, ha chiesto la scarcerazione o gli arresti domiciliari.

L’uomo da anni frequentava il ragazzino e anche la sua famiglia. Nel 2006 però i genitori presentarono un esposto contro l’uomo per tentata sottrazione di minore. La Procura chiese l’archiviazione (il padre non fece comunque querela) ma il commesso venne diffidato formalmente dalla polizia a frequentare ancora il minore. In realtà, però, la frequentazione sarebbe proseguita: il padre del ragazzino ha quindi avvisato la polizia giudiziaria che così ha interrogato il giovane il quale ha raccontato di rapporti sessuali fin da inizio 2007 con l’uomo.
Secondo l’accusa S.M. avrebbe costretto il ragazzino con minacce ma anche con regali, denaro, ricariche del cellulare.

















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