Guide ambientali-escursionistiche specializzate in cicloturismo, in equiturismo, in turismo acquatico e subacqueo, così come l’animatore turistico, non sono più ruoli che vengono ricoperti da chiunque, ma vere e proprie professioni riconosciute.
La novità viene da un progetto di legge che vede come primo firmatario il consigliere regionale Gian Carlo Muzzarelli (PD), già approvato dalla commissione regionale Turismo e che approda oggi all’esame dell’Assemblea legislativa.
Spiega Muzzarelli presentando il progetto di legge: «Il pdl relativo alle professioni turistiche vuole rafforzare e qualificare l’offerta turistica della Regione.
Il risultato è quello di offrire ai giovani nuovi sbocchi occupazionali e al contempo quello di assicurare ai tanti turisti che vengono nella nostra regione, dalle montagne dell’Appennino alle spiagge romagnole, sino alle città d’arte, di potere sperimentare nuovi modi di fare turismo (a cavallo, a piedi, in bicicletta, …) accompagnati da guide che danno loro tutte le garanzie di sicurezza e competenza».
Per esercitare le professioni turistiche sarà necessario avere alcuni requisiti come la cittadinanza italiana o comunitaria, la residenza in Italia da almeno tre anni, l’idoneità all’esercizio della professione conseguita attraverso titoli, l’idoneità psico-fisica all’esercizio della professione attestata dall’Ausl del Comune di residenza.
«L’ospitalità si ridefinisce orientandosi maggiormente verso i contenuti della vacanza – afferma il consigliere regionale PD Massimo Pironi, a proposito del pdl, di cui è il relatore – Si sono così aperti nuovi spazi professionali con competenze di servizio alla persona che non sono però previsti dall’attuale Legge regionale. E da qui, quindi, l’esigenza di aggiornarla. In questa stessa direzione va l’introduzione dei Sistemi Turistici Locali per far emergere le specificità territoriali, l’autenticità, la verità, la genuinità dell’offerta turistica regionale in un mix che sfrutti al massimo le tecnologie, le innovazioni organizzative e le nuove professionalità che proprio nel turismo hanno trovato un luogo di possibile espressione. Alcune di queste nuove professionalità possono diventare interessanti sbocchi occupazionali anche in riferimento a specifici percorsi di studio. Penso ad esempio alla figura dell’animatore turistico per il quale si prevede, a garanzia della qualità nei confronti dei consumatori, che quando le attività oggetto del servizio siano di carattere motorio o sportivo costituisce requisito indispensabile il possesso del diploma ISEF o di laurea in Scienze motorie».
Il nuovo provvedimento normativo modifica diversi articoli della legge 4 del 2000, “Norme per la disciplina delle attività turistiche di
accompagnamento”.
In particolare, grazie alla nuova legge – spiega il consigliere regionale Muzzarelli –
diventano vere e proprie professioni, con tanto di appositi elenchi provinciali, attività già svolte da tanti giovani (come l’animatore turistico, la guida ambientale-escursionistica, l’accompagnatore per il cicloturismo e l’equiturismo, la guida acquatica e subacquea) ma sinora rimaste prive di riconoscimento.
“L’obiettivo è quello di dare prospettive occupazionali ai giovani, ed al contempo favorire le nuove forme di turismo che sono in crescita”, ha
spiegato Muzzarelli.
“Il portale HYPERLINK, ad
esempio, ha una sezione apposita per le ippovie, per gli itinerari da percorrere in bicicletta, per i sentieri, oltre che per la montagna e la
costa adriatica. Con il riconoscimento di queste professioni intercettiamo le nuove domande, e favoriamo l’indotto turistico, che per la nostra
Regione è fondamentale, avendo a disposizione montagne tra le più belle in Italia, città d’arte di grande pregio e una costa nota a livello
internazionale.
E’ un nuovo turismo che risponde a chi vuole una vacanza all’insegna del fitness: più ambiente, più sport ed attività fisiche, più socializzazione
e più relax”.
La Regione ha dettato la cornice normativa: alle Province spetta ora il compito di istituire appositi elenchi nei quali saranno inseriti coloro che avranno superato la verifica dei requisiti e di pubblicare entro il 31 ottobre di ogni anno i nomi di coloro che si dichiarano disponibili
all’esercizio della professione per la quale sono stati dichiarati idonei.
“L’afflusso di turisti è in costante crescita dal 1990 ad oggi, nonostante un periodo economico non facile e il dollaro basso che favorisce i viaggi
all’estero: la serie storica degli arrivi registrati dall’Osservatorio Turistico regionale indica che erano meno di 6 milioni i turisti venuti in
Emilia-Romagna nel 1990, quasi 7 milioni nel 1995, saliti ad 8 milioni nel 2001. Oggi abbiamo superato gli 8,5 milioni di arrivi”.