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“La Geriatria in una sanità che cambia: nuovi modelli clinici e assistenziali”

Riproporre in modo nuovo il tradizionale impegno della Geriatria coniugando le qualità tecnico – professionali con quelle organizzativo – gestionali. È il tema portante del XX° Congresso Nazionale della SIGOs ( Società Italiana Geriatri Ospedalieri) “La Geriatria in una sanità che cambia: nuovi modelli clinici e assistenziali” che si terrà a Bologna dal 22 al 24 maggio presso il Royal Hotel Carlton.

Il Congresso, imperniato sugli aspetti dell’integrazione e della riorganizzazione nella sani-tà di oggi e sul contributo fornito dalla Geriatria in tali processi, è la platea ideale per pre-sentare le principali novità clinico-assistenziali e i modelli, in corso di implementazione, rispondenti ai principali problemi sanitari di una popolazione sempre più anziana.

L’Azienda USL di Bologna, in collaborazione con il Policlinico S.Orsola Malpighi, sta già attuando programmi multidisciplinari orientati alla presa in carico della persona anziana e ai percorsi di rete per “grandi patologie”. Tra i diversi programmi ricordiamo: progetto “Cruscotto di Pronto Soccorso” e “Cruscotto in Uscita dall’Ospedale” per migliorare l’appropriatezza della ospedalizzazione e successivamente orientare la dimissione del cittadino anziano complesso, polipatologico e fragile verso i servizi e i contesti assistenziali più adatti (cure intermedie, dimissioni protette, ecc); progetto “Demenze” diretto ad una popolazione affetta da disordini cognitivi, circa 14.000 cittadini ultra75enni a Bologna e provincia, gestiti dai 10 centri esperti metropolitani coordinati dal Centro Esperto dell’Ospedale Maggiore; progetto “Stroke Care” per la patologia cerebrovascolare acuta volto ad ottimizzare tutto il percorso di cura compreso quello riabilitativo.

“È necessario rivedere gli attuali modelli clinici e assistenziale – afferma Vincenzo Pedone, presidente del Congresso e direttore del Dipartimento Medico dell’azienda USL di Bologna – per rispondere ai bisogni di una popolazione che sempre più convive con patologie croniche (in particolar modo nelle regioni a più alto indice di invecchiamento come l’Emilia Romagna), con un sistema di “gestione della salute” capace di garantire sostenibilità, oltre che efficacia e qualità. La Geriatria, come disciplina è da sempre promotrice di valori quali l’atteggiamento proattivo, la continuità delle cure, la presa in carico, la globalità di valutazione-intervento, il lavoro in team, l’integrazione socio-sanitaria, la collaborazione interprofessionale e la valorizzazione dell’interdisciplinarietà.
La crescita, infine, del ruolo di altre professionalità sanitarie, come gli infermieri, è ormai un valore irrinunciabile, complementare rispetto all’intervento medico”.

















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