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Alloggi pubblici Bologna: escluse l’8% delle domande

Su quasi 12.000 domande per la richiesta al Comune di contributi per l’affitto e per l’assegnazione di case pubbliche, finite nel 2007 sotto la lente di ingradimento dei controllati incrociati della Guardia di finanza di Bologna e di Palazzo D’Accursio, solo 184 (pari all’8,33% delle 2.210 su cui sono stati effettuati gli accertamenti fiscali) sono risultate incongruenti e quindi escluse dalla graduatoria.

Il dato è stato presentato oggi dall’assessore alla Casa Virginio Merola e dal colonnello delle Fiamme gialle Giuseppe Di Tullio.

I controlli – ha spiegato Merola – sono il frutto di un protocollo d’intesa che abbiamo firmato nel 2005 con la Guardia di finanza per assicurarci che i fondi pubblici siano erogati, secondo la legge, a chi davvero ne ha bisogno”.

Un giro di vite su chi dichiara redditi più bassi di quelli reali, nell’intento di salire nelle graduatori pubbliche, che assicura Merola “proseguirà anche nel 2008 e sarà progressivamente rafforzato”.

Complessivamente, dunque, lo scorso anno sono state controllate 11.545 domande, con verifiche incrociate tra Anagrafe tributaria e dati del Sistema territoriale del Catasto che hanno riguardato 2.210 richieste (pari al 19,14%).
Più in specifico delle domande escluse, 97 sono relative a dichiarazioni sostitutive Isee non veriterie. Complessivamente sono stati rilevati e contestati redditi fiscalmente imponibili non dichiarati per un totale di 743 mila euro, cui si aggiungono 670 mila euro di valori imponibili ai fini dell’Ici non denunciati. Commentando i dati nel quadro complessivo Merola ha parlato comunque di “dato di civiltà”, facendo riferimento alla bassa percentuale di chi ha tentato di camuffare o nascondere la propria reale condizione economica.

















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