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A Modena i privati entreranno nel trasporto pubblico

Un percorso di rilancio porterà all’avvio di una procedura di gara per l’ingresso di partner privati di minoranza nell’azienda di trasporto pubblico di Modena Atcm. Lo ha deciso il Consiglio comunale approvando la delibera, presentata dall’assessore alla Mobilità Daniele Sitta, con il voto favorevole della maggioranza, ad eccezione di Verdi e Prc, e del gruppo indipendente, e il voto contrario di tutta l’opposizione. L’Atcm di Modena diviene così una delle 8 aziende di trasporto locale in Italia, l’unica in regione, ad aprirsi alla partnership con i privati.


L’approvazione della delibera, che include lo schema di convenzione tra gli enti locali e le linee guida per disciplinare i rapporti con il partner privato, dà il via a un iter che prevede l’istituzione del bando internazionale, l’analisi delle diverse aziende partecipanti, infine una fase finale con un aumento di capitale e una valutazione del progetto industriale proposto per l’azienda.

Le linee di indirizzo già votate alcuni mesi fa delegavano all’Agenzia per la mobilità il compito di effettuare la gara per individuare il partner industriale cui assegnare una quota di minoranza non superiore al 49%. Il partner si occuperà della gestione operativa, con un contratto di servizio al termine del quale le quote potranno tornare di proprietà pubblica ed essere nuovamente rimesse a gara. Nel frattempo, è già stato definito e reso operativo un progetto di scorporo del patrimonio di Atcm che è stato conferito all’Agenzia per la mobilità.

Una mozione presentata dal consigliere Udc Davide Torrini insieme a Modena a Colori, per “superare un percorso di rilancio in grado di generare, al di là delle intenzioni, percorsi privilegiati per alcune categorie di privati per l’acquisizione futura dell’Atcm”, è stata invece respinta con il voto contrario della maggioranza e del gruppo indipendente e il voto favorevole dell’opposizione.

L’assessore Sitta ha presentato la delibera rimarcando i buoni risultati ottenuti dalla nuova gestione di Atcm: “una significativa riduzione del debito, aumento del numero dei passeggeri, riduzione degli evasori, aumento del contributo regionale, cessione della parte di servizio ferroviario. Un numero maggiore di utenti ha iniziato ad usare i servizi, in particolare sulla linea 7. In questo modo, abbiamo recuperato circa 700 mila euro negli ultimi mesi del 2007 e recupereremo ancora di più nel 2008”.

L’assessore ha inoltre precisato gli adempimenti necessari alla realizzazione della gara, una procedura che, dopo l’approvazione da parte di tutti i comuni, dovrebbe richiedere circa 6 mesi, in modo da arrivare all’affidamento del servizio per l’inizio del 2009: “alcuni obblighi di legge”, ha osservato Sitta, “impongono una parziale modifica di quanto già approvato da questo Consiglio, a causa della mancata ripetizione del cosiddetto decreto milleproroghe”. Sitta ha infine rimarcato l’importanza della norma detta “put&call”: un patto parasociale che dopo 5 anni consente agli enti pubblici di valutare se il partner industriale offre o meno garanzie sufficienti per proseguire un percorso di collaborazione, o se invece sia più opportuna l’istituzione di una nuova gara.

















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