Il 20 maggio il veicolo “Mulo” dell’Ipsia Ferrari di Maranello parte per la Eco Marathon Shell in Francia, gara internazionale per prototipi e “urban concept” che sperimentano nuove strade sostenibili per la mobilità.
La competizione si svolgerà sul circuito di Nogaro dal 22 al 24 maggio con la partecipazione di 200 team da 25 paesi diversi. L’Italia sarà presente con otto squadre; a rappresentare la scuola maranellese, 16 ragazzi e 3 insegnanti.
A partire dalla metà degli anni ’90, gli insegnanti e gli studenti dell’IPSIA Ferrari di Maranello hanno sviluppato studi, ricerche e tesi nel settore delle energie legate ai problemi della trazione, del traffico, dell’inquinamento, della sostenibilità e, in generale, della movimentazione di persone e di merci.
La vocazione sperimentale e qualche finanziamento per spese di investimento hanno permesso di sviluppare nel tempo molte esperienze e una vera e propria “cultura specifica” con vasti e anche importanti tratti di originalità che hanno trovato la loro materializzazione in una serie di prototipi didattici artigianali pensati, studiati, testati e realizzati per intero all’interno dell’Istituto. Tali manufatti, fin dall’inizio, hanno avuto la caratteristica precipua di presentarsi come veri e propri laboratori scientifici mobili. Talvolta si è trattato di manufatti dalla vita effimera perché, con un processo di cannibalizzazione scientifica e tecnologica, le parti riutilizzabili dei prototipi già realizzati venivano smontate e modificate per la costruzione dei modelli nuovi. Sempre tuttavia si poteva leggere nei veicoli innovativi lo sviluppo di una tecnologia originale o di una idea scientifica, l’esemplificazione di una legge fisica, l’applicazione di un principio.
Insomma ogni realizzazione ha avuto la sua dignità di prodotto scientifico sperimentale e, soprattutto, di utile strumento laboratoriale nella pratica didattica. Di grande presa soprattutto sugli studenti più portati alla didattica operativa che allo studio teorico, i prototipi hanno permesso livelli di apprendimento assai soddisfacenti anche in studenti che partivano da una situazione iniziale problematica.
Tutti diversi tra loro, i prototipi costruiti nell’Istituto hanno in comune la ricerca e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e alternative al petrolio e ai carburanti fossili, la ricerca di soluzioni innovative nell’ambito della movimentazione dei veicoli, delle emissioni zero in atmosfera e della riduzione dell’inquinamento. Energia solare, energia eolica, idrogeno, pannelli fotovoltaici, motori elettrici, combinazioni elettromuscolari, studi sulla riduzione degli attriti, aerodinamicità, scorrevolezza, rapporti ideali peso potenza, studi sulla variazione di passo, fisica dei fluidi, posizionamento del baricentro, pressioni e usure sugli organi meccanici in rotazione o in movimento, materiali leggeri e superleggeri sono alcuni dei temi affrontati e sviluppati negli anni da docenti e studenti nelle esercitazioni didattiche o nelle tesine di approfondimento per l’esame di stato. Molti di questi studi e di queste ricerche hanno poi generato soluzioni che hanno trovato reale applicazione nella realizzazione dei nostri prodotti. Alcuni dei nostri oggetti hanno anche raggiunto una certa notorietà e ci sono stati spesso richiesti da enti pubblici o da privati per esibirli a convegni, mostre, seminari di carattere scientifico e divulgativo sia in Italia che fuori dal nostro Paese.
La partecipazione alla edizione 2008 della Eco Marathon Shell, gara internazionale di assoluto prestigio per prototipi e urban concept che sperimentano nuove strade sostenibili per la mobilità e dove è più bravo non chi va più forte ma chi inquina meno e va più lontano con una data quantità di carburante, è l’occasione per sviluppare il prototipo Mulo System, già ampiamente testato con motore elettrico nella traversata Roma-Maranello del settembre 2006. Il sistema Mulo, di per sé versatile nel suo allestimento su strada, è stato dotato anche di trasformazione e alimentazione a idrogeno e, di fatto è diventato un vero e proprio laboratorio scientifico mobile perché montato su ruote e capace di muoversi con mezzi propri.
Naturalmente il “Mulo”, senza ruote diventa un laboratorio scientifico fisso di grande versatilità.
La nuova evoluzione è stata resa possibile dalla collaborazione stretta, efficace, continuativa e costruttiva tra soggetti diversi e tra figure professionali e competenze interne all’IPSIA e anche esterne al suo organico. Alcune di queste figure sono strettamente legate alle ditte che a diverso titolo collaborano con il progetto sia come fornitori che come clienti di sapere. In sintesi hanno dato la loro preziosa collaborazione alla realizzazione del progetto:
Prof. Davolio Giovanni (Università di Modena/Dipartimento di chimica)
Ricercatore Fabrizio Ceschin e Ing. Andrea Alberti Politecnico di Milano-Dipartimento Design Ambientale Ing. Elettronico Alessandro Scorcioni (Enerblu/Veicoli)
P.E. Giuliano Vaccari (Enerconv/Modena)
P.E.Mario Dragoni (Nitidor Clever/Codogno/Piacenza)
Antonio Ganassi (fibre di carbonio)
Lami livio (Lamiplast, vetroresina)
Domenico Sartore (Solon, fotovoltaico)
RCM (Casinalbo)
F.lli Baraldi (S.Prospero)
Tubistyle (Maranello)
F.lli Andreoli (Maranello)
Upem Modena
Ing. Rattighieri Giuseppe (RG engineering)
Symbol Castelnuovo Rangone
Autorama spa Castelnuovo Rangone
NAC College di Nagoia
Immagini sul sito www.mulosystem.it