Quinta campagna straordinaria di controllo della sicurezza sul lavoro nei cantieri edili da parte delle Aziende USL di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza coordinate in Area Vasta Emilia Nord. Metà dei cantieri sono irregolari. Un lavoratore su quattro è autonomo.
229 i cantieri ispezionati, 115 non sicuri. 97 le gru controllate. Sanzioni per 630.000 euro.
Dal 5 al 10 Maggio i Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro e le Unità Operative Impiantistiche Antinfortunistiche delle AUSL di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza hanno attuato la quinta campagna coordinata e intensiva di controllo delle condizioni di sicurezza sul lavoro nei cantieri edili, ripetendo analoghe iniziative del 2006 e del 2007.
Questa iniziativa si inserisce nella normale vigilanza nei cantieri edili che è una delle attività prioritarie dei Servizi di prevenzione delle Aziende USL che viene svolta nell’arco di tutto l’anno secondo programmi definiti. Programmi sviluppati nella cornice del Piano Nazionale Triennale per l’Edilizia che prevede il controllo di 50.000 cantieri su base annua distribuiti sul territorio nazionale e di concerto col Piano Regionale che prospetta per la nostra Regione il controllo di circa 5.000 cantieri ogni anno.
La settimana di vigilanza intensiva è un ulteriore momento di attività coordinata, svolta contemporaneamente nelle quattro province, in modo omogeneo con strumenti e metodi comuni.
I controlli hanno riguardato in particolare i rischi di caduta dall’alto, i rischi di sprofondamento e di seppellimento negli scavi, la sicurezza degli impianti elettrici e delle macchine da cantiere, che notoriamente sono le principali cause di infortuni gravi e mortali.
La vigilanza è stata inoltre estesa alla verifica approfondita delle gru.
I cantieri ispezionati sono stati 229; vi operavano 410 imprese e 1261 addetti complessivi di cui ben 324 lavoratori autonomi (26 % degli addetti).
Il 40 % dei ponteggi presentava irregolarità di diversa natura e la stessa percentuale di irregolarità è stata riscontrata nelle lavorazioni sui tetti. Il 20 % degli scavi non era protetto contro il rischio di caduta all’interno.
Le Unità Operative Impiantistiche Antinfortunistiche hanno sottoposto a verifica 97 gru di cui 2 sono risultate irregolari.
Nessuna delle gru presentava però pericolo di ribaltamento e rischio per le aree esterne ai cantieri.
Nel 50 % dei cantieri le carenze erano tali da comportare pericolo per i lavoratori. Sono stati rilasciati 161 verbali di contravvenzione, il 75 % nei confronti delle imprese e il 25 % nei confronti delle altre figure responsabili, soprattutto coordinatori per la sicurezza.
Le violazioni accertate sono state 257 e le sanzioni comminate ammontano a 630.000 euro.
Questa quinta campagna di vigilanza conferma quanto emerso nelle precedenti analoghe iniziative e quanto costantemente osservato nella intensa attività di controllo effettuata dai Servizi di Prevenzione delle AUSL: le irregolarità prevalenti riguardano l’inosservanza delle norme connesse con il rischio di caduta dall’alto. In particolare ben 142 irregolarità sulle 257 complessivamente riscontrate riguardano questo rischio.
Complessivamente le carenze riscontrate sono coerenti con i dati statistici che individuano la caduta dall’alto come prima causa di infortunio grave e mortale.
Anche in Emilia si conferma quindi l’esigenza di quanto indicato dai piani nazionale e regionale per la prevenzione degli infortuni in edilizia che pongono come priorità il controllo dell’applicazione delle misure di sicurezza contro il rischio di caduta dall’alto.
Il numero medio di dipendenti delle 410 imprese controllate presenti nei cantieri in questa settimana è di soli 2 lavoratori a conferma dell’elevato processo di destrutturazione delle imprese, fattore che influenza negativamente le capacità organizzative e tecniche delle imprese ad attuare le misure di sicurezza. Si osserva inoltre il ricorso sistematico alla catena dei subappalti verso imprese sempre più piccole e la rilevanza del fenomeno degli artigiani autonomi (26% nei cantieri controllati). La progettazione, l’organizzazione e la gestione della sicurezza, che rivestono un ruolo fondamentale per la salute dei lavoratori, nel comparto edile restano marginali e attuate in modo puramente formale.
Quasi il 30% (71 su 257) delle contravvenzioni riscontrate riguardano irregolarità organizzative.
I Servizi di Prevenzione delle Aziende USL delle province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza proseguiranno l’intensivo controllo delle condizioni di sicurezza nei cantieri edili come da programmazione e ripeteranno periodicamente analoghe campagne straordinarie di vigilanza.
Contestualmente intensificheranno le attività di assistenza e informazione alle imprese e ai lavoratori volte a promuovere la cultura della prevenzione negli addetti.
Si sottolinea infine che il 15 maggio è entrato in vigore il nuovo “Testo Unico” (D. Lgs. 81/2008) sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, che introduce numerose modifiche normative e incrementa considerevolmente le sanzioni.