Criminalita’ e delinquenza sono i problemi piu’ preoccupanti nostro Comune di Sassuolo e questi problemi invece di diminuire aumentano di giorno in giorno. E’ un segnale inquietante di un Sassuolo malato. C’è crisi di valori. C’è crisi della politica. C’è crisi delle classi dirigenti. Una crisi dilagante che si infila sempre più in mezzo alla gente comune, destabilizzandola.
Serve “più rigore e professionalita’” contro l’immigrazione clandestina, ormai associata sistematicamente a criminalità organizzata, delinquenza comune, spaccio, prostituzione, insicurezza, paura, ecc..
Ormai quasi tutti i cittadini chiedono a gran voce più controlli del territorio da parte delle forze dell’ordine, certezza delle pene per chi delinque, aumento della lotta alla droga, “bonifica” dei quartieri da “sbandati e immigrati clandestini” come il quartiere di Braida ed in altre zone della citta’ dove si sono create le condizioni di aree off-limits.
Tolleranza zero, insomma, nei confronti dell’immigrazione clandestina, controllo e presidio del territorio, anche attraverso gruppi di volontari per la sicurezza ( puo’ essere una delle strade giuste per una inversione di tendenza su questo tema).
L’utilizzo di volontari avviene già in numerosi settori dell’attività pubblica, come ad esempio, al ruolo della protezione civile , dei vigili del fuoco volontari o volontari della croce rossa. Non vediamo perché, per affrontare l’emergenza sicurezza, non si possa far ricorso all’ausilio di persone che mettono a disposizione parte del loro tempo per consentire alle forze dell’ordine un controllo più capillare del territorio.
Presidiare e monitorare da operatori del sociale, poliziotti o carabinieri in congedo aree a rischio come palazzi-ghetto, sottopassi, parchi, scuole, giardini puo’ essere uno strumento di sicurezza partecipata efficace contro la crescita-sviluppo della delinquenza e allo stesso tempo puo’ essere un vero e proprio deterrente.
Occorre uno sforzo “straordinario” di Sassuolo, di tutti i sassolesi.
Duro sforzo vuol dire reagire tutti alle manifestazioni di delinquenza e di immoralità per ricreare, contro forme di intolleranza, di egoismo e di individualismo esasperato, il senso della solidarietà tra gli uomini. Senza uno sforzo e una tensione straordinari, Sassuolo rischia di arretrare a precipizio e sprofondare negli abissi della delinquenza.
Sassuolo deve dimostrare con i fatti che non è uno dei centri nazionali della delinquenza internazionale. Ogni sassolese deve sentirsi tranquillo in casa propria e su tutto il territorio sassolese. Per gli immigrati non può valere una interpretazione particolare del sistema delle leggi e dei regolamenti. Legalità per tutti e prima di tutto. Educare tutti alla legalità. Se probabilmente Sassuolo resta il Paese in cui in alcune aree (Via Adda 77 e Via Circonvallazione 189 e 187) senza legge, dove chi delinque non paga, il futuro è irrimediabilmente segnato. Non servono leggi speciali. Le leggi ci sono già: bisogna che tutti le rispettino e chi ne ha il compito le faccia rispettare. Non c’è nessuna distinzione da fare o deroga.
E’ tempo per tutti di fare il proprio dovere e chi sbaglia deve pagare.
Oggi , pero’, in politica si gioca allo scaricabarile o meglio probabilmente si gioca allo sfascio, ci si trincera nei fortini ideologici: ognuno recita la parte già scritta e logora tra buonisti e rigoristi. C’è tutto e il contrario di tutto. Meno che il buonsenso.
(Comitato Conto anch’io a Sassuolo)