Devo ammettere che i ripetuti attacchi del consigliere di An-Pdl Luca Caselli mi lusingano. Mi lusinga soprattutto il fatto che il suo continuo cercare di rivangare il passato in nome di coalizioni che non esistono più e l’attenzione che dedica ad ogni mio intervento mi fa quasi quasi pensare che sia preoccupato dalle idee del partito che rappresento.
Avrei preferito che invece di continuare a dibattere inutilmente con interventi, certo folcloristici dal punto di vista elettorale, ma con poca sostanza si ci potesse confrontare su proposte concrete. Mi dispiace che Luca Caselli voglia a tutti i costi rivendicare la proprietà di un concetto, di un pensiero; invece che sprecare tempo e parole solo nel gioco dei ruoli potrebbe assieme a noi – sostenendo quelle azioni che i sassolesi chiedono – lavorare su un pacchetto sicurezza locale.
Come ho più volte detto non mi piace dare un colore politico ad un bisogno reale dei cittadini come “il sentirsi sicuri nella propria città”, penso – anzi ne sono convinto – che questo è un diritto che va garantito indipendentemente da chi governa e su questo una classe politica matura deve dirlo all’unanimità.
Non dimentico e non ho paura ad ammettere le responsabilità delle amministrazioni precedenti, che giudico gravi nel non aver previsto dai segnali che giungevano quello che sarebbe successo. Con la stessa onestà il consigliere Caselli dovrebbe ammettere però che la giunta Pattuzzi ha avuto il coraggio e il merito di affrontare il problema in modo diverso dalla precedente amministrazione (compromettendo le stesse alleanze di maggioranza).
Dov’ero quando si ignorava il problema di Braida? Non ero ancora impegnato in politica, come molti degli esponenti che fanno oggi parte del gruppo dirigente del Pd (nel quale nessuno dei protagonisti degli ultimi anni di vita politica ha incarichi di prima responsabilità).
E’ vero che i partiti dai quali è nato il Partito Democratico governano la nostra città da molti anni, ma il progetto politico che rappresento è nato dal basso e per voltare pagina rispetto al passato; in una città e in un partito nuovo che ne danno l’opportunità.
Il vero cambiamento nel 2009 sarà dare fiducia a chi fino ad ora è stato ai margini della vita politica le donne e i giovani in primis, sì, ci vorrà coraggio. Ah dimenticavo…certo che sono favorevole alla democrazia dell’alternanza! È ora di cambiare le facce della politica (anche a destra caro Caselli) che da troppi anni sono sempre le stesse!
Alessio Pecoraro PD Sassuolo
