Il ’68, il movimento di contestazione ricordato ancora oggi come uno dei momenti più importanti di rinnovo e di cambiamento del pensiero sociale nelle società occidentali e non, viene messo sotto la lente d’ingrandimento da un convegno organizzato dal Dipartimento di studi linguistici sulla testualità e la traduzione dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
Dopo i primi due giorni dedicati ai temi della “Nostalgia di nuovi mondi” e alla “Spagna e il ‘68” con gli interventi di accademici e scrittori italiani e stranieri venerdì 16 e sabato 17 maggio l’iniziativa sarà dedicata alla 3° e alla 4° sessione concentrate rispettivamente su “Il 68: centri e Periferie” e sul tema “Il ’68: tra prima e poi”.
Domani, venerdì 16 maggio, a partire dalle ore 9.00 presso l’Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (l.go s.Eufemia, 19) si parlerà di alcuni dei luoghi simbolo del movimento di contestazione sessantottino, l’Europa dell’Est, da un lato, gli Stati Uniti e il Messico dall’altro, per poi continuare nel pomeriggio con presentazioni di libri e incontri con autori per concludersi la sera presso la Sala delle Conferenze dell’Istituto Storico di Modena (v.Ciro Menotti 137) con la proiezione, alle re 21.30, del film Il popolo alto alla presenza dei registi Giovanni Ferrara Enrico Palandri.
Sabato 17 maggio sempre a partire dalle 9.00 ancora presso la Sala delle Conferenze dell’Istituto Storico di Modena si parlerà degli cambiamenti dovuti al movimento di contestazione e ai suoi sviluppi successivi nell’America Meridionale e in Italia.