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“Comunicare l’archeologia”: sabato appuntamento ai Musei Civici di Reggio

Sabato 17 maggio, il portico dei Marmi dei Musei civici (via Spallanzani, 1) ospita il quarto appuntamento del ciclo “Comunicare l’archeologia”, che il Museo ha organizzato in collaborazione con il Club Unesco di Reggio Emilia.
Dopo il grande divulgatore, Alberto Angela, dopo un protagonista della ricerca archeologica, Mauro Cremaschi e una dimostrazione di archeologia sperimentale con Stefania Lincetto, l’attenzione si sposta ora al di fuori dei confini italiani per trattare di una impresa di scavo fra le più appassionanti degli ultimi tempi.


Alle ore 16 l’archeologo italo-israeliano Emmanuel Anati, docente all’Università di Lecce e direttore del Centro Camuno di Studi Preistorici, presenterà Har Karkom, montagna sacra nel deserto del Negev.

Il professor Anati ha pubblicato molti studi sulla civiltà camuna, gettando le basi per l’interpretazione delle migliaia di incisioni rupestri che decorano le pareti rocciose della Val Canonica. Ha compiuto missioni di ricerca per conto dell’Unesco e di diversi governi in siti preistorici e dell’arte rupestre e tribale. È autore di saggi di archeologia e di libri divulgativi.
È soprattutto noto per avere individuato nel monte Har Karkom, il vero Sinai della tradizione biblica.

Il monte Har Karkom è un luogo denso di straordinarie testimonianze di culto, che risalgono addirittura all’età della pietra. Ponte di passaggio fra due continenti (Africa ed Asia), la penisola del Sinai, ai cui margini si trova Har Karkom, è stata testimone di interminabili migrazioni umane e di innumerevoli stratificazioni religiose e culturali. Anati vi ha individuato un luogo di massima concentrazione di testimonianze di arte rupestre e di siti di culto, che si distribuiscono dal paleolitico a fasi più vicine a noi nel tempo. Attraverso una rilettura della topografia dell’esodo biblico, identifica in questo luogo chiave la sede dello stanziamento delle tribù di Israele prima dell’ingresso in Terra Santa, e quindi il Sinai sul quale Mosè ricevette le rivelazioni sacre e testamentarie.

All’incontro si partecipa liberamente senza obbligo di prenotazione.

















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