Nei giorni scorsi una delegazione del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Modena guidata dal presidente Rossella Po ha incontrato il presidente della Provincia Emilio Sabattini e il vicepresidente e assessore alla Pianificazione territoriale Maurizio Maletti per approfondire gli aspetti principali del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), lo strumento di pianificazione territoriale a medio-lungo termine che dovrà indicare ai Comuni gli obiettivi di qualità e i limiti entro i quali sviluppare i propri piani regolatori.
L’incontro è nato su richiesta del Gruppo Giovani, che nei mesi scorsi ha avviato con la Provincia un confronto sui temi che riguardano lo sviluppo del territorio modenese e i “nodi” da affrontare.
Il Piano territoriale di coordinamento provinciale prende avvio da una “fotografia” della situazione attuale, ma soprattutto è basato sulla previsione di ciò che sarà la nostra provincia tra qualche anno in termini di popolazione e fabbisogni. Alcuni dati: nel 2015 la popolazione provinciale crescerà di oltre 60mila unità (è come se si aggiungesse una città come Carpi), e la stragrande maggioranza di queste saranno immigrati. Il 21% della popolazione avrà un’età superiore ai 65 anni; il 16% saranno stranieri (116.000 il numero assoluto). Aumenterà in modo consistente il numero delle famiglie. Questo impone tutta una serie di riflessioni sui servizi e le infrastrutture necessari per far fronte a questa nuova realtà.
Il tema stranieri, ad esempio, è complesso: le aziende hanno bisogno di manodopera, ma la crescita così forte di popolazione straniera pone tutta una serie di problemi di coesione sociale e di crescita dei costi per il sistema pubblico. Per questo anche la programmazione territoriale dovrà prevedere delle soluzioni (ad es. una quota di edilizia sociale, scuole ecc.) che accompagnino questo processo.
L’idea di fondo del Ptcp è governare lo sviluppo di Modena garantendo le condizioni perché Modena resti attrattiva per il tessuto produttivo. Questo obiettivo, però, va di pari passo con la necessità di preservare l’ambiente e non “consumare” altro territorio. Questo significa da un lato puntare alla riqualificazione delle aree e degli edifici dismessi, dall’altra fissare dei limiti all’espansione, cioè alle nuove edificazioni.
Su questi aspetti si è sviluppato un confronto positivo e stimolante.
Rossella Po ha espresso la preoccupazione che possano essere introdotti troppi limiti all’espansione. “Guai se la crescita non ci fosse”, ha affermato. “L’azienda che non cresce non rimane competitiva. E questo vale anche per il territorio. Che deve affrontare la competizione sempre più agguerrita di altri territori, che si offrono con agevolazioni fiscali e disponibilità di spazi edificabili. Quindi va bene l’eccellenza e l’attenzione doverosa alle compatibilità. Purché non si perda di vista l’obiettivo di una crescita intelligente e ben pianificata nella sua gestione”.
Un capitolo specifico, poi, è stato dedicato al tema del recupero dei ritardi nelle infrastrutture: prima di tutto la rotaia (sistema ferroviario regionale, polo logistico di collegamento tra gli scali merci di Cittanova e Marzaglia, potenziamento del sistema provinciale). E poi: completamento della Pedemontana, realizzazione di Cispadana e Bretella Campogalliano-Sassuolo, potenziamento del trasporto pubblico locale, reti telematiche su tutto il territorio.
Inoltre è stato toccato anche il tema più generale di una maggiore semplicità nella fruizione del territorio: in una parola della prospettiva di una “città più facile” da vivere, con collegamenti più rapidi ed efficaci, con minore burocrazia e più agevole apertura all’intraprendere. Ultimo ma non ultimo, una pianificazione intelligente del nostro territorio non può prescindere dalla qualità urbanistica e dell’attenzione al “bello”: va lasciato un segno importante anche dal punto di vista architettonico. “Da questo punto di vista”, ha affermato Rossella Po, “un esempio molto calzante è il ponte di Calatrava a Reggio Emilia”.
Il presidente della Provincia Emilio Sabattini ha espresso viva soddisfazione per l’incontro: “Abbiamo colto con grande favore la disponibilità dei Giovani imprenditori a confrontarsi su un tema che riguarda il futuro di Modena, visto che ne saranno loro i protagonisti”.
Estremamente positivo anche il giudizio del vicepresidente Maurizio Maletti, per il quale “sono emersi spunti molto stimolanti. Per questo motivo credo sia importante mantenere aperto un confronto durante la fase di definizione del Ptcp, del quale le proposte e le idee dei Giovani imprenditori potranno costituire un utile contributo”.