Dovranno lavorare anche a Natale 2008, Pasqua e 1° Maggio 2009 i dipendenti dei negozi di Marano, Guiglia, Zocca e Lama Mocogno. I rispettivi Comuni, infatti, hanno ritenuto di non prevedere la chiusura dei negozi in nessuna delle festività individuate dalla Regione.
Lo denunciano i sindacati modenesi del commercio Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil in una nota in cui affermano che «l’ingiustificata deroga concessa da quei Comuni è un pessimo segnale, su cui molti dovranno riflettere».
Le organizzazioni sindacali ricordano che un’opportuna legge regionale ha previsto la chiusura dei negozi durante le principali festività nazionali. La maggioranza dei Comuni modenesi, riconosciuti come città d’arte o a economia turistica, ha recepito quella normativa senza le deroghe che la legge consente di valutare. Ciò non è avvenuto in alcune realtà , come Marano, Guiglia, Zocca e Lama Mocogno.
«Si tratta di Comuni – affermano Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil – che evocano, con evidenti forzature, costanti afflussi turistici che a loro parere rendono indispensabile l’apertura di tutti i negozi (oltre alle molte tipologie già escluse) anche nelle festività religiose e civili. Va chiarito che non è in discussione l’apertura domenicale, che pur in alcuni casi appare eccessiva, ma l’apertura in coincidenza, ad esempio del giorno di Natale, Pasqua e 1° Maggio».
Le organizzazioni sindacali modenesi del commercio hanno contestato queste scelte nelle sedi locali e ora ne chiedono pubblicamente la revisione.
