venerdì, 13 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeModena'Se vuoi scrivermi conosci il mio indirizzo': stasera al Teatro delle Passioni





‘Se vuoi scrivermi conosci il mio indirizzo’: stasera al Teatro delle Passioni

La compagnia teatrale autogestita ‘Senz’arte nè parte’ del Liceo Classico Muratori affronta, rivisitandolo, un testo dell’autrice spagnola Dulce Chacón, morta nel 2003. Le ragazze di Ventas, eletto miglior libro dell’anno in Spagna nel 2002, è ambientato in un carcere femminile di Madrid tra il 1936 e il 1945. i ragazzi con coraggio e audacia adolescente, vanno a snidare i dolori che le guerre portano con sè e il desiderio di pace che ne consegue.


Si me quieres escribir / ya sabes mi paradero: “Se vuoi scrivermi conosci il mio indirizzo”. Inizia così una delle più famose canzoni della Guerra Civile Spagnola. Così cantano i guerriglieri al fronte, così cantano le detenute del carcere di Ventas, nella loro rassegnata fierezza. C’è chi è condannata a morte per aver preso parte alla resistenza, chi ha visto sterminare sotto ai suoi occhi l’intera famiglia; e c’è anche chi, pur non avendo nessuna colpa, è stato spazzato via dalla violenza della guerra.
Tante storie diverse, costrette ad intrecciarsi in un luogo che nega al tempo la propria dignità, formano una complessa trama, in cui responsabilità collettive e coscienza del proprio insopprimibile bisogno di libertà si confondono, in cui solo il dolore sembra essere un denominatore comune. Progressivamente, ascoltando queste storie, il mosaico della Guerra di Spagna prende forma, e non lo fa sotto forma di complessa disamina storica, ma come unione di testimonianze, ferite indelebili su una Storia raccontata “dal basso”, ovvero da coloro che per primi la Storia e il tempo tendono a schiacciare.

La Guerra di Spagna diventa così la nostra guerra. Diventa nostra nella misura in cui è in causa in essa lo stesso concetto di umanità, poiché la lotta per la libertà di ogni uomo deve toccarci da vicino, portandoci a far nostro l’assunto di John Donne (ripreso, non a caso, in incipit di Per chi suona la campana di Ernest Hemingway): “Nessun uomo è un’isola completa in sé stesso: […] la morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, poiché io sono parte dell’umanità” (Meditation XVII).

Appuntamento martedì 13 e mercoledì 14 maggio alle ore 21 al Teatro delle Passioni di modena.

















Ultime notizie