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Aimi (AN-PDL): ‘Modena al terzo posto per immigrati clandestini, non è un caso’

“Modena è al terzo posto in Italia per presenza di clandestini: un paradiso per immigrati scansafatiche e delinquenti mentre i cittadini modenesi sono ormai abbandonati a sé stessi da un’amministrazione sempre più mummificata dai giochi di potere che le fanno da collante”.

Questo il duro il commento di Enrico Aimi, dirigente provinciale e Consigliere Regionale del Popolo della Libertà, per una situazione dell’ordine pubblico che definire alla deriva è un eufemismo e che viene lasciata peggiorare di giorno in giorno senza pensare di porvi il benché minimo rimedio.

“Quanto ed ancora si potrà andare avanti con Modena in questo stato e con una Giunta perennemente assente sui temi della sicurezza?

L’ultimo ed ennesimo episodio accaduto nei pressi di via Emilia Ovest di fronte al Palazzo Europa è l’indicatore di una misura inesorabilmente colma. Quante volte questi cittadini esasperati dopo aver perduto anche l’ultimo briciolo di pazienza, hanno segnalato la presenza di extracomunitari, gozzoviglianti ed ubriachi, sotto le finestre delle loro case?

Quante volte sono state anche pubblicamente segnalate la presenza di droga e le schifezze che gli stessi residenti sono costretti ogni giorno a ripulire?

Troppe, senza che nessuno, da parte dell’amministrazione, nonostante anche l’inoltro al sindaco di una corposa ed eloquente petizione, muovesse un dito per intervenire. Da ultimo, come se non bastasse, anche insulti e minacce lanciati ieri sera da questi rissosi immigrati contro i residenti con tanto di coltello ed inseguimenti da film giallo. Per non parlare dei danneggiamenti subiti dalle auto dei residenti rei di essersi fatti sentire per aver ormai superato il limite della sopportazione. Niente, nemmeno un’auto dei vigili urbani a controllare quella zona risaputamente calda.

A Modena si sa è di casa il buonismo ed allora ecco che gli input non arrivano e, chi dovrebbe prendere il toro per le corna, preferisce “metter la testa sotto la sabbia” per non vedere né sentire. È giunta ormai l’ora di chiudere per sempre il paradiso dell’impunibilità che si è creato in città e, con un effetto a cascata anche in provincia, di ascoltare i cittadini senza relegarli al solo ruolo di contribuenti da tartassare, di iniziare a monitorare realmente il territorio anziché affidarsi a vuoti ed inutili proclami.

La giunta Pighi ha gravissime responsabilità perché non ha mai voluto intervenire per porre un freno al degrado che imperversa ormai in ogni quartiere e del quale s’è resa complice con le sue manchevolezze.

Se così non fosse, la città della Ghirlandina non stupirebbe tutti per il terzo posto in Italia per numero di clandestini, posizione che occupa davanti a città ben più popolose. Ben venga pertanto la proposta Maroni di introdurre il reato di clandestinità, unico mezzo per appianare quei disastri qui commessi da tutta sinistra unita”.

















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