Domani, venerdì 9, e sabato 10 maggio Reggio Emilia sarà la città delle storie e del racconto. Un esercito festoso di 130 insegnanti e genitori in veste di cantastorie trasformerà piazze e luoghi della città in un palcoscenico a cielo aperto dedicato alla narrazione ad alta voce e al coinvolgimento di un grande pubblico di bambini e adulti.
Nato nel Centro internazionale per l’infanzia “Loris Malaguzzi” nel 2005, in occasione del bicentenario della nascita di Hans Christian Andersen, Reggionarra ha consentito a molti di scoprirsi narratori e ha dimostrato che con le narrazioni sopravvive una creatività diffusa che si esprime con la parola che si fa racconto. La terza edizione di Reggionarra – promossa da Comune, Istituzione scuole e nidi d’infanzia, Centro internazionale Malaguzzi, Reggio children e associazione Amici di Reggio children – aprirà venerdì 9 maggio, dichiarato dall’Unione europea Giornata dell’Europa, con una festa nella Sala del Tricolore, alla quale parteciperanno il sindaco Graziano Delrio, la presidente della Provincia Sonia Masini e le Assemblee elettive di Reggio Emilia, della quale saranno protagonisti tra gli altri i giovani degli istituti scolastici superiori partecipanti al Model European Parliament (Mep).
“Il 2008 – dice l’assessore alla Scuola, Università e Giovani Iuna Sassi – è Anno europeo per il dialogo interculturale. Reggio, sensibile al tema della multiculturalità a cominciare dall’ambito educativo, dedica perciò Reggionarra al dialogo interculturale, attraverso la narrazione delle più famose fiabe e storie dei 27 Paesi dell’Unione europea”.
Per l’assessore alla Città storica Mimmo Spadoni “Reggionarra è uno dei segni più evidenti di una città possibile, aperta, vivibile, che ogni giorno costruiamo e riscopriamo: le piazze e le strade, ovvero la città pubblica che noi vogliamo mantenere aperta e riempire di frequentazioni positive saranno un unico luogo di socialità, che raccoglierà numerose persone, ma soprattutto grande quantità e qualità di emozioni”.
Reggionarra avrà protagonisti persone di ogni età fra i narratori e il pubblico: dai nonni dell’istituto Parisetti al reparto pediatrico dell’ospedale Santa Maria Nuova, dai giovani dell’Università a quelli impegnati nella Leva giovani come volontari, oltre a mamme e i papà.
Reggionarra 2008, ha voluto inserire, nel programma delle storie che verranno narrate sabato 10 maggio, alle 18, al palazzo del Portico in corso Garibaldi, una favola dedicata al cruento conflitto bellico in atto tra Israeliani e Palestinesi: “Shalom Omri, Salam Ziaad”.
Infatti “Shalom, Omri. Salam, Ziaad” è una favola che parla di amicizia.
Ma di un’amicizia particolare, che sembra quasi impossibile, fra un bambino israeliano e uno palestinese.
Omri e Ziaad vivono a Gerusalemme, una città antica e bellissima, ma “dentro le sue mura, c’è spesso la guerra”.
Sia Omri che Ziaad hanno perso dei loro parenti a causa della guerra e entrambi pensano che la colpa delle bombe e dei morti sia degli altri, di quelli che si abituano a chiamare “nemici”. Ma poi Omri e Ziaad si ritrovano vicini in un letto di ospedale e, dopo la iniziale diffidenza, provano a giocare insieme. Basta poco e i due cominciano a conoscersi. “Ziiad impara a dire Shalom e Omri impara a dire Salam che, sia in arabo sia in ebraico significano Ciao, ma anche Pace”.
La favola è stata scritta da Manuela Drivi, una scrittrice italiana che vive da decenni a Gerusalemme ed è da tempo impegnata nei movimenti pacifisti.
La favola “Shalom Omri, Salam Ziaad” sarà narrata a Reggionarra 2008 da Andrea Baraldi, genitore della scuola dell’infanzia Anna Frank.
Questa favola vuole rappresentare un esplicito messaggio di pace e di solidarietà ed esprime il primato del dialogo e del confronto interculturali contro le logiche dello scontro e della chiusura.
