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Carpi: domenica 20 luglio si vota per un referendum comunale

Il primo cittadino Enrico Campedelli ha firmato nei giorni scorsi il decreto sindacale che indice per domenica 20 luglio il primo referendum consultivo-abrogativo comunale della storia di Carpi.

Dopo quello consultivo tenutosi su via Due Ponti nei primi anni Novanta in questa occasione i cittadini dovranno esprimersi su un quesito riguardante l’abrogazione di una delibera consiliare del 6 settembre scorso relativa alla cessione a privati di parte del patrimonio azionario di Aimag spa (il 40% della quota del 25% dell’azienda multiservizi in possesso dell’ente locale). Il referendum abrogativo, promosso da un Comitato che ha raccolto oltre tremila firme, vedrà chiamate al voto circa 57 mila persone, settemila in più di quelle iscritte alle liste elettorali: il Regolamento comunale che disciplina questo tema, datato 1992, prevede infatti che possano votare alle consultazioni locali anche i sedicenni e i diciassettenni (sono 1500 circa) e i cittadini stranieri iscritti all’Anagrafe da almeno un anno (quasi 4500). Le operazioni di voto avranno luogo dalle ore 8 alle ore 20: per essere ritenuto valido il referendum dovrà raggiungere il quorum del 50% più uno dei votanti sul totale degli aventi diritto. Per votare è necessario presentare al seggio la carta d’identità o il passaporto valido.
Nelle prossime settimane verranno sistemati in città i tabelloni per la propaganda elettorale e preparati i materiali necessari alla composizione dei seggi e allo spoglio (matite, schede, manifesti, cabine per il voto, ecc…), oltre che attivato l’Ufficio elettorale. Ai giovani tra i 16 e i 18 anni e ai cittadini stranieri verrà inviata una lettera che spiega le modalità del voto e li invita a passare per eventuali informazioni allo sportello Informagiovani-QuiCittà di via Berengario 4 (gli elettori under 18) e al Centro servizi immigrazione di via Trento Trieste 2 (i cittadini stranieri).

L’amministrazione comunale attraverso gli usuali strumenti di comunicazione informerà i cittadini sul quesito referendario e le modalità di voto. I costi della consultazione sono a carico dell’ente locale. In base al Regolamento comunale (art.22) l’indizione di un referendum da parte del Sindaco deve avvenire in una giornata domenicale e di norma non ostacolare l’attività scolastica, obbligatoriamente non prima e non dopo di tre mesi dalla data fissata per le elezioni politiche, che si sono svolte appunto il 13-14 aprile scorso.
Ecco il quesito sul quale i cittadini elettori saranno chiamati ad esprimersi il 20 luglio:“Volete Voi che sia abrogata la deliberazione consiliare n. 125 del 06/09/2007 avente ad oggetto: “Approvazione ed autorizzazione alla sottoscrizione del Patto di Sindacato e dell’Addendum correlato fra i Comuni soci ed AIMAG SpA” relativo alla cessione a privati del 40% delle azioni possedute dal Comune di Carpi?”

Sarà poi il Consiglio comunale, qualora il numero dei votanti sia superiore al quorum, a pronunciarsi entro un mese dalla proclamazione dei risultati e ad adottare una deliberazione sull’oggetto del referendum (art.29 del Regolamento comunale) confermando o meno la volontà espressa dai cittadini in caso di richiesta abrogativa.
















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