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Fotografia Europea 2008: il programma del 1° maggio

Dopo l’inaugurazione Fotografia Europea 2008 prosegue oggi – giovedì 1 maggio – con l’apertura al pubblico di tutte le sedi espositive ed un programma che spazia dalle conferenze agli spettacoli, ad una giornata dedicata al quartiere Gardenia.

In linea con l’approccio multidisciplinare che sin dai suoi esordi caratterizza la rassegna, il programma della settimana inaugurale di Fotografia Europea – Reggio Emilia 2008 si articola in un calendario di appuntamenti all’insegna della mescolanza e della sinergia tra le diverse forme dell’esperienza, della creazione e del pensiero.
Le ragioni della ricerca fotografica più originale incontrano il pubblico nelle conversazioni in programma oggi, in Piazza Casotti, in cui gli artisti, introdotti e coordinati dal curatore della manifestazione, il critico d’arte Elio Grazioli, delineano la propria personale interpretazione del tema chiave di Fotografia Europea, dettagliando le scelte stilistiche alla base dei lavori, per la maggior parte realizzati ad hoc, presentati a Reggio Emilia. Così nel dialogo Fotografia tra crudeltà e concetto in programma alle ore 10 l’italiano Paolo Gioli e il portoghese Jorge Molder, l’uno carnale e sperimentatore, l’altro freddo e misterioso, si confrontano sulle proprie modalità opposte e complementari di porre il corpo al centro dell’immagine. Alle 11.30 nell’incontro Umanità e disumanità del corpo, il francese Antoine D’Agata, la polacca Aneta Grzeszykowska e la svedese Ann-Sofi Sidén, ripercorrono i diversi approcci alla rappresentazione della fisicità – tormentata, distorta, estrema, controllata – proposti nelle produzioni speciali realizzate per l’occasione.
Come lo scorso anno l’attenzione si è appuntata sul quartiere Rosta Nuova. Oggi, dalle 18 alle 24, il quartiere Gardenia, luogo simbolico in passato cuore industriale di Reggio Emilia e oggi area strategica dello sviluppo urbano che si snoda da viale Trento Trieste fino alla Fonderia Aterballetto (ex Lombardini) passando dalla stazione ferroviaria Act, è protagonista di una serata, che costituisce anche una anteprima al festival Red 2008, di festa e incontro e di eventi che ne raccontano la storia e la funzione coniugando arte e fotografia, danza e performance.

La giornata è promossa da Comune di Reggio Emilia – Fotografia europea 2008, in particolare con Assessorato Città Storica e Assessorato Cultura, Fondazione I Teatri- Reggio Parma Festival e Red, in collaborazione con Arci, Circolo Arci Gardenia, Teatro dei/nei quartieri, Circoscrizione VIII, Servizi sociali territoriali, Polo 3, Act, Acer, Fototeca biblioteca Panizzi, Scuola elementare Pascoli, bar e pasticcerie del quartiere.
In occasione della manifestazione sarà pedonalizzato tutto il quartiere. È consigliato il parcheggio alla Zucchi o all’ex Foro Boario.
La giornata si apre alle 18 nell’ area cortiliva delle case Popolari Acer, (via Trento Trieste n. 5/1-5/6) con Progetto danza Linee di Confine, uno spettacolo conclusivo del laboratorio di Danza creativa condotto da Cinzia Beneventi e Giulia Traversi per i bambini della classe 5a Scuola Elementare “Pascoli“ di Reggio Emilia. Segue alle ore 19 nello stesso luogo un allegro cocktail di brani musicali shakerati da Pietro Grazioli e interpretati da Alessandro Zaffanella. Alle 20 nella piazzetta antistante il Wine Bar De Luxe Let’s Dance Gruppo Ai-Kocan si esibisce in
Awanile – La fucina del guerriero, una coreografia di Franca Aimone ispirata alla figura mitica di Oggun. Poi alle 20.30 e in replica alle 21.30 presso il binario in via Galliano la Compagnia Ltd mette in scena Terra di Lavoro, una coreografia, ispirata liberamente all’opera poetica “Terra di lavoro” di Pasolini, di Sabrina Naspi, interpretata da Federica Formentini, Elena La Ganga, Laura Matano, video Elisa Seravalli. Quindi alle 21 presso Stazione Santo Stefano, sempre la Compagnia Ltd propone I Lavoratori della Luce, una videoinstallazione (estratto da Uno due tre corpi segarono il silenzio). E alle 21 e in replica alle 22 presso area cortiliva delle case popolari Acer, via Piccinini la MmCompany danza Album di Famiglia su coreografia di Michele Merola, interpretata da i Macha Daudel, Susanna Giarola, Enrico Morelli.
Attesissima alle ore 22.30, nella Fonderia – sede della Fondazione Nazionale della Danza, la Compagnia Aterballetto in Notte Rock… estratti da Absolutely Free, Jimi Jimi, Who gets this one – coreografie di Mauro Bigonzetti. In Absolutely Free Mauro Bigonzetti crea un collage di pezzi vecchi e nuovi assemblati senza una vera trama, sorveglia l’emergere di identità liberate dai ruoli consueti, e capaci così di ironizzare sulle convinzioni più cementate, per uscire dagli schemi più ordinarî. E poi “Jimi Jimi”, musiche e parole di Jimi Hendrix, contemporaneità di un mito musicale, con il quale si sono confrontati e si confrontano tuttora artisti e gruppi dalla più diversificata impronta musicale, per finire con “Who gets this one?”, omaggio appassionato al grande musicista Frank Zappa. Aterballetto “attraversa” la musica e la offre nel quartiere che ne ospita la sua prestigiosa sede. Ingresso libero.
La festa di Gardenia coinvolgerà tutto il quartiere dove, per l’occasione bar e negozi alimentari (pizzeria, pasticceria, etc.) rimarranno aperti proponendo distese e punti ristoro. La giornata sarà anche occasione per ammirare l’opera “Danza di astri e di stelle” di Eliseo Mattiacci nel parco dell’ex Fonderia Lombardini. L’opera è stata realizzata nell’ambito del progetto Invito a: Luciano Fabro, Sol LeWitt, Eliseo Mattiacci, Robert Morris, Richard Serra, ideato dall’artista Claudio Parmiggiani e promosso dal Comune di Reggio Emilia, con il contributo di Max Mara.

Completano il programma tre esposizioni dedicate a Gardenia: la prima “Treni, stazioni, officine, palazzi: il quartiere Gardenia si racconta” presenta sui pannelli light-box installati in viale Trento Trieste, un percorso storico e visivo sulle trasformazioni che dagli anni Venti a oggi nostri hanno modellato questa parte di città, tra insediamenti industriali, case popolari, riconversione delle aree dimesse e prospettive di sviluppo. La mostra metterà in luce anche l’attuale impegno dell’Amministrazione comunale nella cura e nel recupero del patrimonio di alloggi pubblici presente nel quartiere. La mostra, che rimarrà allestita fino all’8 giugno, è realizzata dall’assessorato Lavori pubblici e Progetto casa del Comune insieme alla Fototeca della biblioteca Panizzi, Acer e Circolo Arci Gardenia.
La seconda, “Trentatré” di Nicola Vinci, allestita presso l’ex Ospedale psichiatrico giudiziario di via dei Servi, racconta la quotidianità del quartiere Gardenia, i suoi luoghi e i suoi abitanti. L’autore, incaricato dal Comune di Reggio Emilia di realizzare un progetto di ricerca a partire dal quartiere, riprende spazi, volti e gesti che popolano le case popolari di viale Trento Triste.

Infine per il progetto di periferica, il Teatro dei/nei quartieri e Arci organizzano, lungo viale Trento Trieste, Una mostra da portar via e un segno da lasciare, una esposizione interattiva di immagini appese a fili del bucato tesi tra gli alberi del viale dove il pubblico può prendere le foto presenti e lasciare in cambio un proprio scatto del quartiere.

















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