Ancora una volta Sassuolo al centro del mercato della droga

Numerosi arresti dei carabinieri di Monza per traffico di droga fra il Marocco, la Spagna e l’Italia. L’organizzazione per evitare i controlli faceva viaggiare i corrieri con bambini di pochi anni al seguito. Durante il blitz che ha portato all’arresto di 14 persone, 8 italiani e 6 marocchini (sei in provincia di Milano, sette in quella di Varese e una a Sassuolo) sono stati sequestrati 13 chili di droga di cui 8 di cocaina e 5 di hashish.

L’indagine, denominata ‘Lazzaro’ e’ partita nel 2005 con l’arresto di un corriere che trasportava 100 grammi di cocaina e che nel giro era appunto chiamato Lazzaro. Da quel controllo, i carabinieri hanno potuto ricostruire il traffico: decine di chili che ogni mese dal Marocco raggiungevano prima la Spagna e poi l’Italia.

La cocaina era pura all’80% e veniva tagliata e confezionata a Sassuolo e negli appartamenti degli arrestati.
Veniva utilizzato anche il magazzino della ditta di maglieria di proprieta’ di P.A., 61 anni, uno dei capi del sodalizio. Oltre a lui, ai vertici del gruppo c’era I. F., 48 anni, e le loro mogli marocchine.
Ruolo fondamentale lo avevano proprio le donne: le straniere si occupavano del contatto con i loro connazionali in Marocco e contrattavano il prezzo della droga che variava in base alla qualita’ stabilita dagli ‘assaggiatori’. Prima dell’arrivo dei grossi carichi, infatti, ne arrivavano di piu’ piccoli che venivano testati. Al telefono poi non parlavano mai di droga ma di bottiglie di vino rosso o bianco, a seconda che si trattasse di cocaina o di hashish, oppure di maglioni, in linea con l’attivita’ di Albanese. Le auto utilizzate per il trasporto erano sempre guidate da incensurati accompagnati da donne e bambini. I corrieri si preoccupavano di attrezzare il bagagliaio con doppifondi per nascondere la droga. Le auto, di grossa cilindrata, spesso erano noleggiate oppure erano di proprieta’ di soggetti esterni all’organizzazione che ora risultano indagati. Oltre alle 14 persone arrestate, risultano indagate a vario titolo altre 12 persone.