Dall’esterno sembrava un tranquillo casolare in aperta campagna, in realtà nascondeva un attivo circolo a luci rosse, con una media di oltre venti incontri al giorno fra prostitute e clienti. Lo hanno scoperto i carabinieri della Compagnia di San Giovanni in Persiceto che, al termine di un’indagine del Pm Stefano Orsi, hanno messo i sigilli al ‘Country Club’ di San Matteo della Decima e arrestato i due titolari.
I due uomini: il gestore – un 53 enne residente a Sant’Agostino, in provincia di Ferrara ed un socio – un modenese di 54 anni – sono stati arrestati l’altra notte con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso. Per lo stesso reato sono stati sottoposti all’obbligo di dimora con il divieto di uscire nelle ore notturne un 60enne di Modena ed un reggiano di 39 anni domiciliato a Cento (Ferrara).
In venti giorni di monitoraggio, anche con l’utilizzo di telecamere nascoste, i militari hanno contato 451 prestazioni fra le 13 ragazze che vi lavoravano – nove dell’Est europeo, due sudamericane e due italiane – e i ‘soci’ del club. La clientela era composta da uomini fra i 22 e i 60 anni, molti provenienti da Veneto e Toscana, che accedevano dopo avere versato una piccola quota di iscrizione. L’incontro sessuale veniva invece pagato, solitamente 100-150 euro, direttamente alla prostituta che, secondo gli investigatori avrebbe diviso la cifra a metà con i responsabili del circolo. Al piano terra c’era la zona bar, che era anche la postazione dalla quale i gestori, con alcuni monitor, sorvegliavano la parte esterna, per accorgersi in tempo di eventuali visite indesiderate. In tal caso, un campanello sotto il bancone permetteva di dare l’allarme a chi si trovava nei privè, allestiti al piano di sopra. In una stanza adibita a spogliatoio c’era inoltre una stufa a legna dove, secondo i carabinieri, sarebbero stati distrutti i profilattici utilizzati negli incontri, dopo essere stati arrotolati in fogli di carta industriale.
Al momento del blitz, la notte di venerdì scorso, una trentina di militari hanno sorpreso 56 persone all’interno del locale. La perquisizione ha portato al sequestro di circa 3.000.
L’indagine ha preso il via dagli sviluppi di un’analoga attività investigativa di contrasto allo sfruttamento della prostituzione, che nel giugno 2007 aveva permesso di arrestare 10 persone e di sequestrare tre locali a Crevalcore, Pianoro e Modena.