Uno specifico servizio, chiamato “Punto Amico – percorso senologico”, è stato creato all’interno della Struttura complessa di Oncologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena per ridurre e contenere l’impatto doloroso che la scoperta di un cancro suscita nelle donne che dovranno affrontare questa patologia. Si tratta di un vero e proprio percorso “assistito” che accompagnerà da ora in avanti le donne affette da tumore alla mammella lungo tutte le fasi che vanno dalla diagnosi alla terapia, alla riabilitazione e al trattamento ricostruttivo.
L’iniziativa fa sue le più avanzate linee guida internazionali elaborate in materia di “unità della mammella” e “racchiude al suo interno – come spiega il Direttore generale del Policlinico di Modena dottor Stefano Cencetti – tutte le competenze, le possibilità diagnostiche e terapeutiche necessarie per fornire un servizio di elevata qualità ed efficienza alla donna con tumore al seno. La paziente viene guidata e affiancata nei diversi momenti del trattamento chirurgico, medico, radiante riabilitativo sia sotto il profilo dell’assistenza che dell’umanità delle cure, garantendo anche un adeguato supporto psicologico ed il sostegno del volontariato”.
“Punto Amico” si caratterizza per un approccio multidisciplinare, mettendo insieme, sotto il coordinamento di un oncologo, competenze di professionisti esperti in chirurgia senologica, chirurgia plastica, oncologi, radioterapisti, anatomopatologi, fisiatri, psicologi, che, in stretto collegamento, con radiologi senologi garantiranno l’erogazione delle migliori e più appropriate prestazioni sanitarie, oltre che l’ottimizzazione dei tempi di trattamento e la semplificazione delle cure. In nessun momento la donna sarà lasciata sola ad affrontare la malattia, ma sarà costantemente assistita da personale volontario e da medici e infermieri, che la coadiuveranno nell’uscita da quel “tunnel” in cui tante pensano di essere incappate.
Ecco in che cosa consiste il percorso offerto da “Punto amico”:
– trattamenti diagnostici (radiologici; anatomo-patologici; counselling genetico per la scoperta di carcinoma mammario ereditario in collaborazione con il Centro per lo studio dei Tumori Familiari della Mammella e dell’Ovaio)
– trattamenti terapeutici (oncologico neoadiuvante; chirurgico; oncologico adiuvante; radioterapico)
– trattamenti riabilitativi che prevedono, dopo gli interventi, una valutazione fisiatrica che provvederà a formulare un piano personalizzato di fisioterapia
– supporto psicologico per prepararsi all’intervento chirurgico, nella fase di ricovero in ospedale, nei colloqui con l’oncologo, nella fase di trattamento chemioterapico con la paziente con i famigliari, inclusi progetti di supporto alle famiglie con bambini
– trattamenti ricostruttivi che si avvalgono delle più moderne tecniche chirurgiche e microchirurgiche
Al “Punto Amico”, il cui ufficio di segreteria si trova al piano terra del padiglione “Pier Camillo Beccaria” del Policlinico di Modena, in via del Pozzo 71, possono rivolgersi tutte le donne con diagnosi o sospetto clinico di tumore al seno, indirizzate dal radiologo oppure inviate direttamente dal medico curante o da altro specialista: tel. 059 4225848; fax 059 4223060; e-mail. L’ufficio è aperto al pubblico negli orari seguenti: dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 13,30.
Le associazioni di volontariato svolgono un ruolo prezioso, in quanto affiancano e sostengono le donne affette da tumore al seno attraverso numerose iniziative volte a favorire il recupero fisico, psicologico, affettivo, familiare e sociale, durante e dopo il trattamento. Con lo scopo preciso di aiutare direttamente e concretamente le pazienti nel loro difficile percorso opera il gruppo “Aurora”, che presta la sua attività con il contributo di volontari della LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori) e dell’associazione Cestodiciliegie anche all’interno dei reparti oncologici. A loro si affianca, per l’assistenza domiciliare oncologica gratuita, la Fondazione ANT.
“Come Assessore alle Politiche per la Salute esprimo grande soddisfazione per la messa a punto, da parte del Policlinico, di un percorso strutturato di presa in carico delle donne che risultano positive ai cosiddetti tumori femminili, un percorso, già molto migliorato nel corso degli ultimi anni, che traduce concretamente un concetto di sanità che mette al centro il cittadino. Il miglioramento della presa in carico delle donne affette da tumori “femminili” è stato del resto anche un obiettivo prioritario del programma “Salute Donna” del Piano per la salute, condiviso e perseguito con convinzione anche dalle molte associazioni che contribuiscono enormemente a sostenere le donne in una battaglia difficile. Con la creazione di un punto unico di accesso per le donne viene garantita omogeneità di trattamento indipendentemente dal soggetto che ha diagnosticato il tumore. L’auspicio è che questo approccio, che rappresenta un percorso di umanizzazione della medicina, possa essere esteso anche ad altre gravi patologie”.
(Simona Arletti, assessore alle Politiche per la Salute del Comune di Modena)